Edilizia pubblica, in vendita i primi 123 alloggi

Un’azione promossa dal Comune di Brescia di cui potranno beneficiare gli inquilini, che potranno diventare proprietari dell’immobile, con un prezzo calmierato.

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(p.f.) Mancano gli ultimi passaggi istituzionali e poi si darà il via al primo step del programma di valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio di Edilizia residenziale pubblica (Erp), con la vendita di 123 alloggi.
Un’azione promossa dal Comune di Brescia di cui potranno beneficiare gli inquilini, che potranno diventare proprietari dell’immobile occupato, corrispondendo una cifra decisamente al di sotto dei valori espressi dal mercato. “Una delibera passata in giunta venerdì scorso”, ha spiegato il sindaco Adriano Paroli, “servono soldi, non per colpa del Comune, per cui dobbiamo provvedere a fare alienazioni”.
Ma non è solo questione di cassa: il patrimonio immobiliare del Comune va riqualificato e razionalizzato. “Dobbiamo dare ai cittadini non solo una casa, ma anche una casa vivibile. Una condizione che oggi non è possibile dappertutto, per una serie di motivi legati al passato”.
Sui 2.200 immobili Erp di proprietà del Comune, alcuni non vengono ristrutturati da decenni, addirittura da secoli: è il caso di una casa di via Musei, costruita nel 1400 e mai ristrutturata da allora. La vendita, dunque, riguarderà gli alloggi già assegnati o liberi ricompresi in edifici costruiti e ristrutturati prima degli anni ’90.
In totale, si prevede di vendere 560 appartamenti per un guadagno complessivo di 30milioni di euro (dal primo lotto di 123 appartamenti dovrebbero arrivare 10 milioni 245mila euro). Vantaggio per il Comune, ma anche per gli affittuari, per i quali è prevista una riduzione del prezzo di cessione del 36% rispetto al valore di mercato. Dei 123 alloggi del primo step, 107 sono già locati e 16 liberi; in più ci sono 5 box auto.
“L’individuazione degli immobili”, ha spiegato l’assessore alla Casa Massimo Bianchini, “si basa sui risultati di un questionario con cui il Comune ha verificato la propensione all’acquisto da parte degli inquilini, senza che ciò impegnasse, in alcun modo, il Comune alla vendita o l’inquilino all’acquisto”.
Se gli inquilini non fossero interessati all’acquisto, ci sono due le soluzioni: o l’appartamento non sarà venduto, o, in base alla disponibilità, la famiglia sarà trasferita in altri appartamenti Erp. I 16 liberi saranno invece venduti attraverso bando pubblico; non ci sarà, però, in quel caso, lo sconto, che è riservato esclusivamente agli inquilini.
“Un’operazione giusta”, ha concluso Paroli, “stiamo anche ragionando sulla possibilità di una convenzione bancaria, per chi avrà bisogno di un mutuo”. “I proventi delle cessioni”, ha aggiunto Bianchini, “saranno reinvestiti nel campo dell’edilizia residenziale. Saranno destinati al recupero delle unità abitative non assegnabili, al fine di prevenire e contrastare il fenomeno delle occupazioni abusive; agli interventi sugli impianti per la sicurezza degli inquilini, all’incremento del risparmio energetico, all’abbattimento delle barriere architettoniche”.
Dopo il passaggio della delibera in Commissione, in Consiglio e in Regione, si darà il via alla vendita, ma gli uffici sono già al lavoro per predisporre in tempi rapidi anche le prossime due tranche. “E’ uno dei primi passi del grande progetto casa”, ha commentato l’assessore al Centro storico Mario Labolani, “, che ci ha permesso di cambiare la visione del problema abitativo della casa e di come dare ai cittadini una soluzione residenziale migliore di quella attuale”.

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