Bilancio, adesso in Loggia i conti tornano

Di Mezza "Superato uno tsunami finanziario, con una differenza di 70mila euro tra le entrate correnti dello scorso anno e quelle messe a bilancio nell’anno in corso".

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(p.f.) Rientra l’allarme per il disavanzo di parte corrente del bilancio, confermato con una lettera dal Ragioniere Capo circa un mese fa. Un disavanzo dovuto alla mancata erogazione dei dividendi di A2A, da cui la giunta è però riuscita a rientrare, grazie all’avanzo di amministrazione di 28milioni e 100mila euro.
Di questi, 22milioni saranno utilizzati per coprire i costi dei servizi sociali; 3milioni e 3mila euro serviranno a finanziare il contratto di quartiere; 2milioni e mezzo per la casa di riposo ex Arici; 200mila, infine, per il trasferimento degli uffici della ragioneria nello spazio di via Settembre 23, di proprietà del Comune, fino ad ora occupato dagli uffici per il censimento.
“Il 23 porteremo la variazione di bilancio in Consiglio Comunale”, ha spiegato Fausto Di Mezza, “ad ogni modo, ora i conti tornano. Abbiamo resistito ad uno tsunami finanziario, che ci ha portati ad avere una differenza di 70mila euro tra le entrate correnti dello scorso anno e quelle messe a bilancio nell’anno in corso. In altri Comuni, come Venezia, Torino, Milano, si stanno tagliando drasticamente i servizi sociali, cosa che non è avvenuto a Brescia”.
Rispetto ai 47milioni spesi lo scorso anno per i servizi sociali, quest’anno ne sono stati tagliati 2, per una spesa complessiva di 45milioni. “Bisognerebbe fare una descrizione analitica di tutto quello che facciamo”, ha sottolineato il sindaco Adriano Paroli, “altrove, ad esempio, l’assistenza domiciliare agli anziani è la semplice visita per accertarsi sullo stato di salute della persona. A Brescia, non solo visitiamo, ma ci prendiamo cura degli anziani, pulendo la loro casa, facendo la spesa, lavando gli indumenti. E’ ovvio che da qualche parte i soldi vanno presi, ma un conto è tagliare la spesa sociale, un altro è razionalizzare, facendo una lista delle priorità e cancellando ciò che non è assolutamente necessario”.
“Senza contare”, ha aggiunto Di Mezza, “che, nonostante tutto, siamo l’unico Comune in Italia che sta investendo in housing sociale”. Sul fronte cultura, arrivano invece 300mila euro da Fondazione Asm che permetteranno in tempi brevi di trasformare il Capitolium in un museo a cielo aperto. “Stanno partendo i lavori di musealizzazione delle celle”, ha commentato l’assessore a cultura e turismo Andrea Arcai, “per un totale di 1.100.000 euro. Sarà realizzata, tra le altre cose, una pedana multifunzionale e sarà allestito un sistema multimediale assolutamente innovativo”. Entro primavera 2013, inoltre, saranno pronti il teatro di Santa Chiara, il salone dei Cavalieri in Broletto (che durante la giornata del Fai ha ricevuto 250 visitatori) e la Sala dei Giudici di palazzo Loggia.
“La Loggia”, ha precisato l’assessore ai Lavori pubblici e centro storico Mario Labolani, “diventerà parte integrante del museo della città, un nuovo tassello per Brescia città turistica”. Capitolo a parte, invece, per la Pinacoteca. Il Comune aveva cercato di anticipare e concludere i lavori per il 2012, ma, viste le difficoltà tecniche ed economiche, la conclusione sarà rinviata di sicuro al 2014. “Ma se riusciremo”, ha precisato Paroli, “cercheremo di finire entro il 2013”.
Un atto di serietà, quello di rinviare l’apertura della Pinacoteca, secondo l’assessore Labolani. “Avremmo potuto inaugurare frettolosamente una parte giusto in tempo per le amministrative, invece abbiamo deciso di consegnare alla città un lavoro completo”. Sono comunque in corso e proseguiranno per tutto il 2012 i lavori per copertura del tetto (300mila euro), consolidamento solai (200mila) e restauro delle decorazioni e soffitti lignei (150mila). “Una prestigiosa classifica nazionale”, ha ribadito Arcai, “ha messo Brescia al secondo posto dopo Torino come città che sta lavorando con più successo per passare da città industriale in città culturale e turistica”.

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