Tesoreria, stop della Loggia ai versamenti

Con una lettera del sindaco Adriano Paroli e del vicesindaco Fabio Rolfi, l’amministrazione ha intimato a Ubi-Banco di Brescia di non procedere con i pagamenti.

Più informazioni su

(red.) Come noto l’articolo 35 del decreto legislativo “Salva Italia” ha disposto che i tesorieri o i cassieri dei Comuni debbano provvedere entro oggi, 29 febbraio, a versare il 50% delle disponibilità liquide esigibili presso la Tesoreria statale. La seconda parte della “cassa” di ogni Comune dovrà essere trasferita allo Stato entro il 16 aprile di quest’anno.
Con una lettera firmata questa mattina dal sindaco Adriano Paroli e dal vicesindaco Fabio Rolfi, l’amministrazione comunale di Brescia ha intimato Ubi-Banco di Brescia, che gestisce il servizio di tesoreria e di cassa dell’ente, di non procedere ad alcun versamento in favore della tesoreria statale, in attesa degli esiti delle azioni giudiziarie che il Comune di Brescia intende intraprendere e della conversione del decreto legge.
L’amministrazione comunale ritiene, infatti, che la norma che prevede il versamento alla tesoreria statale delle disponibilità liquide detenute dagli enti sia palesemente lesiva dei più elementari principi costituzionali in materia di rapporti tra stato e autonomie locali, ai sensi di quanto previsto dalla legge costituzionale 18.10.2001 n. 3. In particolare, tale disciplina viola, gli artt. 5, 118 e 119 Cost., in spregio del principio di leale collaborazione e con alterazione dei naturali assetti costituzionali, anche in materia di autonomia finanziaria dei livelli locali di governo della Repubblica.
“Tali considerazioni”, dice una nota, “sono avvalorate anche dalle prime analisi giuridiche del testo formulate dall’associazione nazionale dei Comuni Italiani, ente di rappresentanza del sistema delle autonomie. Alla luce di tali argomenti e di altri in corso di approfondimento, il Comune di Brescia intende proporre immediati rimedi giurisdizionali, anche di natura cautelare, contro le previsioni, gli effetti e gli atti provocati da tale norma, sollevando incidente di costituzionalità”.
All’istituto di credito che gestisce il servizio di tesoreria e di cassa dell’ente comunale, essendo contrattualmente vincolato ad agire esclusivamente in qualità di soggetto delegato, è stato dunque intimato di non procedere ad alcun versamento in favore della tesoreria statale, non avendo espressa autorizzazione da parte del Comune di Brescia. Il termine del 29 febbraio 2012, fissato per il versamento della prima tranche delle disponibilità liquide, è addirittura antecedente alla conversione del decreto legge, per cui l’adempimento spontaneo e anticipato dello stesso, in caso di successive e probabili modifiche del testo normativo, potrebbe provocare irragionevoli e ingiustificati effetti negativi all’ente. In caso di mancato rispetto della diffida, l’istituto di credito sarà ritenuto direttamente responsabile dei danni sopportati dall’ente, ai sensi della convenzione in essere tra i due soggetti.
Analoga aria si respira tra i sindaci leghisti della provincia. “E’ compito dei sindaci”, spiega Franco Claretti, primo cittadino di Coccaglio, “difendere l’autonomia dei Comuni garantita dalla Costituzione perché i Comuni sono i primi a rappresentare i cittadini e le comunità e pertanto meritano rispetto. Obbligarci a trasferire le tesorerie presso la Ragioneria dello Stato, significa calpestare questi principi, un insulto alla nostra autonomia. Il provvedimento manifesta una visione centralistica dello Stato che non possiamo accettare che da anni stiamo contrastando in tutte le sedi per proporre attraverso la proposta leghista il sistema federale”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.