Affitti, c’è il fondo di garanzia

Siglato il protocollo che mette a disposizione 200mila euro per sanare le situazioni di "morosità incolpevole". I requisiti e le modalità per accedervi.

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(red.) E’ stato sottoscritto venerdì in comune a Brescia il protocollo tra le associazioni dei proprietari (Ape, Uppi, Asppi e Unioncasa) e quelle degli affittuari (Sunia, Sicet, Uniat e Conia), Aler e Federcasa che istituisce un fondo di garanzia da 200mila euro (messo a disposizione dalla Loggia) per le morosità incolpevoli.
L’iniziativa, già annunciata tempo fa, è stata ratificata ufficialmente in occasione del convegno “La proprietà immobiliare bresciana oggi e nel passato”, organizzato all’auditorium Santa Giulia dall’associazione Proprietà Edilizia e Aler.
La situazione abitativa a Brescia e in provincia ha segnato un peggioramento con l’incremento del numero di sfratti, passati in città dai 285 del 2007 ai 564 del 2010. Nel primi sei mesi del 2011 le ingiunzioni sono state 314.
Il fondo verrà utilizzato per sanare parte dei debiti derivati da morosità “incolpevole” ovvero legata a problemi come la perdita del lavoro o la cassa integrazione. Il locatore, per accedere al fondo, dovrà rinunciare alla procedura di sfratto e anche al 50% del credito maturato e stipulare un nuovo contratto concordato che pone come tetto massimo annuale 6mila euro.
La parte mancante verrà anticipata da una banca (il bando si chiude il 23 settembre) e successivamente rimborsata dall’inquilino con rate a tasso fisso.
Nel caso in cui l’affittuario non riesca a saldare il debito interverrà il fondo e, in casi particolari individuati di volta in volta, l’amministrazione comunale si impegna a versare al locatore ciò che gli spetta, per una quota massima di 50mila euro.
I requisiti per accedere al fondo sono l’obbligo di residenza a Brescia da almeno 5 anni (oppure da almeno 10 in provincia), non possedere immobili con un valore superiore a 22mila euro ai fini Ici, un reddito Isee inferiore ai 20mila euro, avere in corso la procedura di sfratto tra il primo gennaio 2009 e il 31 agosto 2011, mentre l’affitto non deve superare gli 8mila euro annui.

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