Paroli: “Evitata la bancarotta”

paroli_saluti_estivi.jpg(v.p.) Il sindaco di Brescia, Adriano Paroli, ha incontrato la stampa per augurare alla città buone vacanze e per discutere di progetti e priorità che la Loggia dovrà affrontare nell’immediato futuro.
CRISI ECONOMICA, UN’EMERGENZA. Il primo cittadino ha detto che per l’amministrazione, in questo momento, come prima cosa è necessario far fronte alla difficilissima situazione economica, anche alla luce di una manovra finanziaria “che non mi è piaciuta ma che era necessaria per il bene del Paese. Ci saranno delle pesantissime conseguenze per gli enti locali e il nostro compito è quello di evitare che i tagli vadano a pesare sui cittadini, già fortemente toccati dalla congiuntura sfavorevole”. Naturalmente saranno necessari dei sacrifici: “L’anno prossimo”, ha detto il deputato del Pdl, “quasi certamente saremo costretti a vendere partecipazioni e immobili per 40 milioni di euro. Ci sono allo studio numerose ipotesi”, ha aggiunto, “anche se personalmente penso che saranno alcune proprietà immobiliari a essere cedute”.
Dunque A2A e Centrale del latte sono al sicuro? “Diciamo che le azioni di A2A, che sono quelle con maggiore mercato, sono vincolate da un patto di sindacato con il comune di Milano. Inoltre se dovessimo vendere azioni perderemmo parte degli utili ed è quindi una soluzione improbabile anche perchè, al momento, la quotazione a Piazzaffari non è delle migliori. Centrale del Latte, che attualmente potrebbebbe avere potenziali acquirenti, è una realtà che assicura dividendi e investimenti sul territorio e che garantisce a imprenditori e allevatori pagamenti certi. Se dovessimo vendere, potremmo pensare di cedere una quota, ma mantenere comunque la maggioranza assoluta”.
METROBUS: SALVATI DALLA BANCAROTTA. Venerdì scorso, intanto, il consiglio comunale ha approvato la delibera per la creazione di Brescia Infrastrutture, società nata da una costola di Brescia Mobilità che avrà il compito di accollarsi i circa 200 milioni di euro non ancora coperti per la realizzazione della metropolitana leggera. “La questione metrobus è stata gestita nel migliore dei modi dalla mia maggioranza”, ha commentato il sindaco, “e devo dire che il centrodestra ha avuto il coraggio di affrontare il problema con serietà per il bene della città. Sarebbe stato più comodo far finta di niente, approvare il piano finanziario che prevedeva il costo del biglietto a 1,90 euro, invece che a 1,20 euro, e fingere che tutto andasse bene”.
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Paroli ha spiegato le tre mosse che hanno chiuso, almeno sulla carta, la realizzazione della metro, “ed evitato la bancarotta per la città”. Come prima cosa è stato definito il costo definitivo dell’opera, con la trattativa per chiudere le riserve . Poi per coprire una parte del debito è stata introdotta l’addizionale Irpef che garantirà negli anni risorse vincolate esclusivamente all’infrastruttura. Successivamente verrà costituita una società, Brescia Infrastrutture, che si accollerà i restanti 200 milioni di euro ancora da finanziare per chiudere i cantieri. “Abbiamo chiuso la partita riserve, che erano più di 600 milioni di euro, riconoscendo in tutto meno di 100 milioni che comprendevano anche varianti e migliorie. In quel modo abbiamo potuto costruire un nuovo piano finanziario senza ricorrere a un biglietto a 1,90 euro a corsa, come precedentemente studiato. Ovviamente è inutile ripetere che non è stata la nostra maggioranza a volere la metropolitana. Sull’addizionale Irpef posso aggiungere che è un sacrificio che faranno tutti per un’opera che portare benefici alla città. Non ci saranno esenzioni, almeno all’inizio, dato che si tratta di una tariffa già proporzionata al reddito di ciascuno. Chi ha di più pagherà di più. Su un reddito di 20mila euro, per esempio, il sacrificio che chiediamo è di 40 euro”.
OPPOSIZIONE NON RESPONSABILE. Proprio sulla metropolitana e sull’addizionale Irpef il sindaco ha voluto lanciare una frecciata all’opposizione: “Quando alcuni esponenti del Pd, con dichiarzioni superficiali e stolte, dicono che l’addizionale Irpef verrà utilizzata per ripianare gli sperperi dell’amministrazione mi deludono profondamente, dato che per noi l’addizionale è una tassa di scopo e serve esclusivamente a ripianare i conti della metropolitana. Credo che a livello amministrativo siano comportamenti poco responsabili. Ho invece apprezzato le scelte della lista Laura Castelletti, che nel voto di venerdì ha dimostrato di avere a cuore i problemi della città. Mi è piaciuto anche il comportamento del capogruppo del Pd Emilio Del Bono sulla vicenda. Non posso dire lo stesso del suo partito”.
“Lo stesso segretario provinciale del Partito Democratico”, ha detto il sindaco, “ha criticato l’addizionale Irpef del comune di Brescia, salvo poi farla pagare a Leno, comune in cui lui è primo cittadino. Voglio ricordare a Bisinella che loro non hanno la metropolitana da finanziare. Tra l’altro a Leno si paga la stessa cifra che a Brescia. Lo ripeto in modo che sia chiaro a tutti”, ha concluso Paroli, “Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare, non ciò che era più comodo. Continueremo su questa linea anche in futuro, dato che non abbiamo la priorità di tagliare nastri, ma piuttosto vogliamo creare le basi per una città vivibile”.
parcheggio_castello_brescia.jpgPARK SOTTO AL CASTELLO BELLO E UTILE. Parlando di metropolitana e di costi di realizzazione, difficile non pensare al parcheggio sotto al Castello, prioritario per la maggioranza, inutile e super costoso per l’opposione . “E’ un progetto bellissimo”, ha detto Paroli, “che finalmente unirà il colle Cidneo alla città. E’ estremamente utile e porterà dei benefici alla città. Costerà 23 milioni di euro circa e in 25 anni si ripagherà completamente. Tenendo conto che un parcheggio dura in media 50 anni possiamo dire che la Loggia avrà per altri 25 anni entrate importanti”. Ma oltre al lato economico è importante, sempre secondo il sindaco, la valenza sociale. “Quando l’opera sarà realizzata potremo utilizzare il parcheggio di piazza Vittoria per i posteggi dei residenti. Oltretutto il nuovo park è vicino a via Musei e al museo di Santa Giulia, senza contare che sarà utile anche per la pedonalizzazione in centro storico”.
MAGGIORANZA PRO-PEDONALIZZAZIONE.Sul progetto di pedonalizzazione “, ha aggiunto il sindaco, “era scritto anche nel nostro programma. Eravamo contrari alle Ztl 24 ore su 24 perchè creavano uno stato impermeabile che inaridiva il centro storico. Con le Ztl a fasce orarie, invece, la città è più vissuta ed è quindi giusto creare delle zone pedonali, soprattutto nelle aree di maggiore pregio storico e commerciale”. C’è stata forse un’inversione di marcia della maggioranza su questo tema? “Come ripeto, avevamo la pedonalizzazione nel programma. Comunque non ritengo per forza negativo un cambiamento di rotta se è fatto per il bene della città”.
NUOVA LOGGIA, SOLO VANTAGGI. Il nuovo palazzo comunale è ancora una struttura prioritaria, “e noto”, ha chiosato il sindaco, “che finalmente anche il Pd parla di cifre realistiche dopo aver detto che sarebbe costato alle casse comunali 50 milioni di euro . La verità è che il comune rinuncerà a circa 13 milioni di euro di oneri, e in cambio avrà un palazzo dal valore di oltre 80 milioni. Oltretutto potremmo liberare gli stabili comunali di via Marconi e piazza della Repubblica, che hanno un valore di circa 20 milioni di euro. Allora io mi chiedo: perchè il comune non dovrebbe fare un’operazione tanto vantaggiosa?”.
randaccio.jpgDUE PROGETTI “CARI” MA UTILI. Secondo il sindaco saranno due i progetti che richiederanno un esborso economico diretto: il Patto di Quartiere per la demolizione delle torri di San Polo Cimabue e Tintoretto , e il Campus universitario nella ex-caserma Randaccio.
“Nel primo caso Il Contratto di quartiere ci costerà circa 14 milioni su un investimento di oltre 32 milioni di euro. Bisogna ricordare che la manutenzione attualmente pesa sui nostri conti per 2 milioni di euro all’anno, e naturalmente non sarebbe più necessaria. Potremmo inoltre puntare sulla valorizzazione commerciale. Alla fine consegneremo 220 alloggi nuovi in un contesto completamente nuovo e attrezzato. Sappiamo benissimo tutti i problemi che ci sono nelle torri. Io mia mamma in quei palazzi non ce la vorrei mai mettere e sappiamo che ci sono alcune anziane che vivono segregate nelle proprie abitazioni. Dobbiamo intervenire e rendere la zona più vivibile dato che ci sono persone che vivono come animali in gabbia”.
Il campus universitario , invece, sarà un’opera da 22-24 milioni di euro ma secondo il sindaco circa il 75% del progetto alla fine sarà finanziata.

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