Stabilità, mozione bipartisan

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piazzaloggia.jpgCentro destra e centro sinistra uniti contro la circolare penalizzante.


(red.) Maggioranza e opposizione si sono trovati d'accordo, venerdì durante il consiglio comunale, su una mozione di censura nei confronti di una decisione del governo Berlusconi e in particolare contro una circolare che penalizza Brescia (vedi Stabilità, Paroli: "Rivedere il patto").
Il problema è legato a una nota diramata dal ministero dell'Economia, che impone che nel bilancio municipale per il calcolo del saldo finanziario del 2009 non debbano essere comprese le risorse provenienti da alienazioni immobiliari e azionarie, destinate a spese d'investimento (
leggi qui). Si tratta di una tegola per le casse di Palazzo Loggia, che sotto questa voce aveva previsto introiti vicini ai 30 milioni di euro in conto capitale.
Contro questa decisione del governo, che ha costretto per la prima volta i revisori dei conti e il ragioniere generale del comune a dare parere negativo al bilancio, c'è stata unità tra centro destra e centro sinistra in consiglio. L'assessore al Bilancio, Fausto Di Mezza, ha annunciato: "Approveremo il bilancio senza tener conto della circolare", che la giunta considera illegittima. "Tra il mese di giugno e di luglio rientreremo nel patto di stabilità".
D'accordo con la mozione, ma non su tutto il resto il Partito democratico. Il capogruppo Emilio Del Bono ha dichiarato che si trova "in sintonia con una mozione che censura il governo Berlusconi, non potevamo non essere d'accordo. Avremmo comunque agito diversamente: approvare il bilancio violando le normative e contro il parere di alcuni tecnici significa esporre Brescia al rischio di dover risarcire".

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