Castella 3, “no” della Provincia al nuovo progetto dell’impianto

Diniego del Broletto all'operazione. "L'energia prodotta dall'impianto non serve alle utenze termiche della zona".

(red.) Torna di attualità il dibattito intorno alla costruzione di un impianto di stoccaggio dei rifiuti tra Rezzato e Buffalora, quello che viene chiamato come Castella 3. Nelle ore precedenti a giovedì 25 marzo la Provincia di Brescia chiamata a dare l’autorizzazione ha invece dato un preavviso di diniego nei confronti del progetto presentato di nuovo dalla società La Castella. Si tratta di un impianto, quello proposto dal privato, sempre osteggiato dai Comuni, anche quelli di Castenedolo e Borgosatollo a poca distanza.

L’idea della società è di costruire un impianto termico alimentato dal biogas che a sua volta sarebbe prodotto con i rifiuti (905 mila metri cubi) da smaltire in discarica. Ma il Broletto ha al momento opposto il suo “no” anche di fronte al fatto che l’energia prodotta dall’impianto non sarebbe utile per le utenze termiche della zona e di fatto finirebbe disperso nell’aria.

In più, il programma energetico regionale prevede che in questo genere di zone – tra l’altro un’area già critica – non possano essere costruiti impianti simili. Sull’operazione era già intervenuto anche il Consiglio di Stato bocciando la richiesta in modo definitivo, ma ora la Castella ha dieci giorni di tempo per presentare le proprie osservazioni rispetto all’attuale diniego della Provincia.

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