Coronavirus, visita notturna del premier Giuseppe Conte a Brescia

Il presidente del Consiglio, nel tour lombardo, ha avuto un vertice in prefettura con il prefetto e il primo cittadino.

(red.) Tra il tardo pomeriggio e la notte di ieri, lunedì 27 aprile, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha raggiunto la Lombardia per un tour tra le province più colpite dalla pandemia di coronavirus. Prima è arrivato a Milano dove ha incontrato anche il governatore Attilio Fontana, poi a Bergamo e infine, ben oltre la mezzanotte, a Brescia. Nella nostra città il premier è stato in prefettura per partecipare a un vertice con il prefetto Attilio Visconti e il sindaco Emilio Del Bono e capire le esigenze di una città e di una provincia tra le più colpite a livello nazionale dall’epidemia. Anche se c’è chi ha criticato i tempi e i modi della visita, considerato l’orario notturno e il fatto che il presidente del Consiglio abbia raggiunto la Lombardia a oltre due mesi di distanza dal primo caso di Codogno.

A taccuini aperti e microfoni accesi all’esterno del Broletto, il premier ha detto di essere arrivato a Brescia per “rendere omaggio al coraggio e all’abnegazione dimostrate dalla città”. Ha aggiunto che questa fase è ancora critica, ma si è fuori da quella peggiore. E ha rimarcato di essere vicino al personale sanitario che sta combattendo questa guerra, mentre per Brescia, come per le altre realtà più colpite, si sta pensando a sostegni maggiori. “Ora vogliamo far ripartire il Paese” ha aggiunto il premier incontrando anche i vertici delle istituzioni sanitarie dell’Ats di Brescia, della Valcamonica e del Garda, oltre ai direttori degli Spedali Civili Marco Trivelli e della Poliambulanza Alessandro Triboldi.

Il sindaco Emilio Del Bono, che avrebbe però preferito un incontro organizzato in modo diverso e in un orario più accettabile, ha incontrato il presidente ponendo richieste sanitarie ed economiche. Per esempio, un impegno più definito per quanto riguarda i test sierologici e i tamponi, ma anche come far ripartire le attività economiche bloccate dal lungo lockdown tra agricoltura, manifattura e commercio chiedendo un intervento maggiore da parte del Governo.

E non solo a livello del tessuto economico e imprenditoriale, ma anche dell’amministrazione locale che come altri Comuni stanno mettendo in campo diverse risorse. In generale, anche su questo fronte, il premier Conte ha parlato di aiuti dallo Stato per le imprese dei territori più colpiti, Brescia compresa. Oggi, martedì 28 aprile, il presidente del Consiglio farà visita anche a Lodi, epicentro con Codogno del primo caso di coronavirus in Italia e poi a Piacenza, un’altra tra le province più colpite.

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