Referendum acqua, comitato diffida la Provincia

Il gruppo "denuncia" il Broletto e chiede di fissare la data della consultazione popolare. Da fare entro il 30 giugno come da regolamento. Possibile il 24?

(red.) Il Comitato Acqua Pubblica ha deciso di diffidare la Provincia di Brescia per chiedere di convocare il referendum provinciale sulla futura gestione del ciclo idrico. Un documento con cui chiedere a palazzo Broletto di definire entro tredici giorni una data in cui svolgere la consultazione popolare. “Non è una concessione, è un dovere istituzionale del presidente Pier Luigi Mottinelli” fanno sapere dal comitato. Il referendum, tra l’altro, ha incassato il via libera di 55 Comuni rappresentando più di 300 mila bresciani.

E’ lo stesso comitato, come scrive Bresciaoggi, a definire di fatto una proposto di calendario per i lavori della Provincia nei giorni successivi. Partendo dall’approvazione del bilancio entro il 20 marzo e inserendo all’interno le risorse per garantire il referendum. Cioè, entro il 24 marzo, secondo il comitato, il Broletto dovrebbe dare la risposta definitiva, visto che servono tre mesi a convocare la consultazione e il regolamento lo richiede entro il 30 giugno.

In questo modo si arriverà a una scelta entro il 2018 quando anche il partner privato della società Acque Bresciane sarà chiamata a valutare la situazione. Se il referendum dovesse essere il 24 giugno sarebbe insieme alle elezioni amministrative di Brescia e degli altri Comuni coinvolti. Dalla Provincia si era sempre detto che non c’erano risorse per convocare il referendum, ma ora il Broletto avrà tredici giorni di tempo per trovare e indire la consultazione.

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