Brescia, cala il sipario sulla Provincia

Venerdì 13 giugno l'ultimo Consiglio provinciale, dopo la riforma Delrio che cancella l'ente periferico. Si chiude un capitolo durato 154 anni.

(red.) Cala il sipario sull’ente provincia di Brescia. Venerdì 13 giugno è andata in scena l’ultima riunione del Consiglio provinciale in Broletto, dopo l’approvazione del decreto legge Delrio che ne ha sancito la cancellazione.
La prima seduta avvenne il 23 febbraio 1860 e, dopo 154 anni, si conclude la storia di questa istituzione. Lavori chiusi dopo 73 sedute consiliari, 254 delibere, 113 mozioni, 195 interrogazioni, 914 commissioni.
Nelle parole del presidente Bruno Faustini, degli assessori, dei consiglieri e, naturalmente, del presidente Daniele Molgora, l’amarezza per un addio visto come  «occasione perduta» che, invece di portare ad un rinnovamento dell’ente, ne ha sancito la chiusura.
Presente in aula Bruno Dapei, presidente del Consiglio provinciale di Milano, che condivide la sensazione dei colleghi e parla di «crisi di rappresentanza».
Molgora parla di «sconfitta non dei partiti o della politica bensì dei territori», sottolineando le criticità che si troveranno ad affrontare le assemblee dei sindaci e il problema costi, nodo su cui il Governo ha fatto leva per la cancellazione degli enti, che, invece di calare, aumenteranno. Un pensiero condiviso anche dai rappresentanti dell’opposizione che, con Diego Peli (Pd) hanno sottolineato però che l’addio al Broletto viene dato, lasciando «una Provincia con il debito di 435 milioni più alto d’Italia, l’insuccesso sull’aeroporto di Montichiari, le commissioni d’indagine sui concorsi, le alienazioni fallite», ma ha rimarcato anche le note positive, come come la gestione del bilancio, Ptcp, Lavoro, Caccia, Giovani.
In base a quanto stabilito dalla legge Delirio, le amministrazioni provinciali elette dai cittadini vengono ora sostituite da sindaci e consiglieri comunali.
Per il momento, sembra che il Governo abbia tempo fino all’8 luglio per formulare i decreti attuativi che stabiliranno chi, tra Municipi e Regioni, prenderà in carico le diverse responsabilità lasciate “scoperte” dal declassamento dell’ente.
Tra le mansioni della “nuova Provincia” si conteranno: tutela dell’ambiente e pianificazione territoriale, pianificazione dei servizi di trasporto, pianificazione della rete scolastica, sviluppo strategico del territorio.
Per quanto riguarda Brescia, comunque, anche e proprio per facilitare questo cambiamento, tra venerdì 13 e lunedì 16 giugno dovrebbe avvenire la nomina del commissario da parte della Prefettura.  Sempre che Daniele Molgora, che tra poche ore scioglierà il riserbo, non accetti l’incarico.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.