Franciacorta, La Giunta rimanda il Ptra

Il Piano territoriale regionale d'area è stato momentaneamente congelato dalla Provincia. Bocciata la bozza di delibera firmata dall'assessore Romele.

(red.) Castegnato e Palazzolo sull’Oglio congelano il Ptra (Piano territoriale regionale di area) di Franciacorta. La loro presenza è risultata infatti «indigesta» alla Giunta provinciale, che nei giorni scorsi ha rimandato la proposta dell’assessore competente, Giuseppe Romele, sull’ok allo«Schema di protocollo d’intesa per predisporre un documento preliminare al Ptra di Franciacorta», per il quale sono già stati messi sul piatto 25mila euro regionali e 5mila provinciali. Di fatto, si tratta delprimopasso del percorso congiunto con la Regione Lombardia ed i 18 sindaci di Terre di Franciacorta, proponenti dell’iniziativa che punta a promuovere la competitività, il riequilibrio territoriale e la valorizzizzazione culturale e ambientale della terra delle bollicine, anche in vista dell’ormai imminente Expo milanese.
«Non ero in Giunta per un problema fisico – ha ricostruito, in Commissione provinciale, lo stesso Romele -. Al mio ritorno in Broletto l’ho ritrovata sulla miascrivania. È emerso che il problema sta nella presenza, nella bozza di delibera, di Castegnato e Palazzolo, estranei al patto dei sindaci». Per questo motivo  il presidente della Commissione, Ruggero Marchioni, ha riconvocato al tavolo i consiglierieil terzetto dirappresentanti dei primi cittadini (Antonio Vivenzi di Paderno Franciacorta, Franco Claretti di Coccaglio e Laura Boldi di Monticelli Brusati).
«Vogliamo capire – ha detto Marchioni, della Lega Nord, il partito più negativo sulla questione – il perché dell’allargamento». La risposta è arrivata da Vivenzi: «Da anni lavoriamo per un’identità condivisa assieme a privati come il Consorzio vini, Fondazione Cogeme e Camera di commercio. La Franciacorta non ha però confini storicamente univoci. Per questo siamo partiti dal disciplinare del vino Docg, che identifica 19 territori, i 18 del pattoì più Brescia città (l’area della Badia, ndr). Il Ptra è inveceuno strumento che andrà adisegnare un’area vasta incentratanon su una grande opera,comea Montichiari, ma su servizi, qualità della vita, turismo e lo sviluppo futuro. Castegnato e Palazzolo sono stati coinvolti perché hanno relazioni importanti con la Franciacorta, ne rappresentano le porte orientali e occidentali. Sarebbe una follia perdere un investimento, già ventilato dal Pirellone, di 250mila euro per la messa in opera del piano».
Dalla commissione, e in particolare da Mantelli (Ncd), Peli (Pd) e Raineri (Fi), è arrivato l’invito a Romele a tornare quindi alla carica. Lunedì prossimo, giorno della prima Giunta utile, si saprà con quali risultati.

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