Corda Molle, da Roma arrivano rassicurazioni

Maria Teresa Vivaldini ha incontrato mertedì il capo dipartimento del Ministero delle Infrastrutture. Chiesti aiuti e l'indennizzo degli espropri.

Più informazioni su

(red.) La vicenda della Corda Molle finisce a Roma. Martedì 4 febbraio nella capitale l’assessore provinciale ai Lavori Pubblici Maria Teresa Vivaldini ha cercato di smuovere l’annosa questione degli espropri che dovrebbero portare 19 milioni di euro nelle tasche degli agricoltori bresciani coinvolti.
Secondo quanto riferito dalla stessa Vivaldini, l’incontro con il capo dipartimento del Ministero delle Infrastrutture Paolo Emilio Signorini è stato positivo.  «Ho avvertito – racconta Vivaldini – la volontà di trovare una soluzione. Soluzione che, ritengo, ora è più vicina. L’ipotesi su cui abbiamo ragionato è già stata sperimentata in passato per la Brescia-Padova. Prevede che, con il riavvio della procedura per l’assegnazione della concessione Anas possa anticipare i fondi necessari alpagamento degli espropri, fondi che poi il concessionario, dopo l’assegnazione, restituirà nelle modalità e nei tempi che andranno individuati». Questa è dunque l’ipotesi di lavoro, per concretizzare la quale occorre sbloccare l’iter della concessione: «Il capo dipartimento mi ha parlato, cito testualmente, di “problematiche di carattere regolatorio” tra Ministero delle infrastrutture, Ministero dell’economia e Cipe. Se queste problematiche saranno superate, sarà possibile ripartire con la gara per laconcessione». Questa dunque è la prima risposta che deve arrivare. Per ottenerla «ho chiesto – continua l’assessore provinciale -un nuovo incontro, un tavolo al quale siedano contemporaneamente i tre soggetti citati dal funzionario del Ministero. Mi è stato risposto che entro una quindicina di giorni quell’incontro sarà organizzato».
Al capo dipertimento, inoltre, la Vivaldini ha chiesto aiuti economici per realizzare la bretella di Flero e fatto sue le proteste degli agricoltori che, pur espropirati di fatto, continuano a pagare le tasse sui terreni. Il conto alla rovescia è già partito: «Nel presentare le nostre richieste ho detto che  senoncisarannopassi concreti intempiragionevoli, presenteremo anche noi, come già annunciato dall’Unione agricoltori, un ricorso in sede giudiziaria».

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.