Acqua azzurra: dibattiti sul gestore

In Commissione le discussioni sul gestore unico per il ciclo idrico integrato. L’assessore Stefano Dotti: «Serve un accordo fra Aob2 e Garda Uno».

(red.) A Brescia serve urgentemente un gestore unico per il ciclo idrico integrato. Su questo non si discute.
Perché ciò avvenga a norma di legge e secondo gli affidamenti in essere, però, le decisioni non possono essere prese che attraverso una collaborazione fra le uniche due società in regola per farlo: Aob2 e Garda Uno.
Questo è quanto dichiarato in commissione dall’assessore provinciale all’Ambiente Stefano Dotti, anche un po’ per rispondere alle voci circolate nelle ultime settimane riguardanti possibili altri apparentamenti.
«Altre strade rispetto al gestore unico – ha dichiarato Dotti – sono poco praticabili. Si può fare tutto ma vorrebbe dire stravolgere l’impostazione che sindaci e territori hanno voluto in questi anni e tornare indietro».
A questo punto, quindi, sembra chiaro che «Angelo Zinelli e Mario Bocchio si devono accordare, perché c’è un obbligo di legge e diversamente non si possono fare investimenti». Non solo, senza accordo il Bresciano sarebbe « soggetto a sanzioni e verrebbero rallentati interventi necessari come quelli in Valtrompia e sul lago di Garda».
La Commissione, quindi, ha deciso di convocare nuovamente i vertici di Aob2 e di Garda Uno, per provare, ancora una volta, a trovare una soluzione.

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