La “liquidazione” totale della Provincia

(red.) Si estingue pian piano la Provincia. E così, uno ad uno, si spengono anche gli enti e i consorzi ad essa legati in maniera indissolubile. Dopo la decisione nazionale di eliminare o riaccorpare le Province (che dovranno adeguarsi alla nuova normativa entro il 30 giugno), il Broletto sta potando pian piano tutti gli enti che gli dipendono.
A novembre erano spariti il Centro vitivinicolo e quello per il miglioramento del latte. Con l’inizio del nuovo anno la Provincia si appresta a dare l’addio anche ad altri organismi. Primo fra tutti il Bresciatourism, società no profit che promuove il turismo nelle località bresciane. «Per noi significa l’assenza nella compagine di un ente importante- spiega il presidente di Bresciatourism Alessio Merigo -, ma per fortuna non è una perdita dal punto di vista economico, visto che già da qualche anno la Provincia contribuiva solo con 10 mila euro».
Ma si tratta solo della prima di una lunga serie di rinunce: dal consorzio Siab (Sviluppo delle imprese dell’agrobresciano), all’alienazione della partecipazione nella Famiglia agricola di Santicolo (Fas); dalla rinuncia all’esercizio del diritto di prelazione all’acquisto di azioni del consorzio BresciaMercati (le quote sono messe in vendita dalla Secas, oggi in liquidazione), al tentativo di vendita delle azioni della Serenissima del Centro Padane.
Insomma una liquidazione, una svendita totale, uno stillicidio lento e inesorabile di partecipazioni pubbliche. Senza alcuna possibilità di ritorno.