Provincia, ora senza latte e vino

Vincoli normativi hanno decretato l’uscita dagli Enti. Vendute anche quasi tutte le quote del Centro servizi multisettoriale e tecnologico.

(red.) Tre storici enti bresciani, da sempre partecipati dalla Provincia, ora dovranno cavarsela da soli. O quasi. Il Broletto, infatti, a casa di un vincolo normativo è stato costretto a uscire dal Centro vitivinicolo provinciale e dal Centro per il miglioramento qualitativo del latte e della carne bovina.
Ciò nonostante, comunque, ha assicurato l’assessore all’Agricoltura Francesco Tomasoni, 250mila euro sono stati stanziati, per l’ultima volta, a ciascuno dei due enti. Cosa che, di fatto, permetterà loro di rimanere in attività almeno fino alla fine del 2014.
Gran parte delle quote della partecipazione della Provincia di Brescia al Centro servizi multisettoriale e tecnologico, invece, sono state vendute (quasi) volontariamente.
In ogni caso, associazioni di categoria e tecnici del settore vitivinicolo bresciano, al momento, stanno cercando di studiare la situazione per capire in che modo reagire. E lo stesso vale per gli allevatori.
Ciò che sembra certo, comunque, è che gli istituti cercheranno in ogni modo di non chiudere ma, piuttosto, di riorganizzarsi in modo da razionalizzare le proprie attività e i propri servizi.

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