Il Pd all’attacco: “Romele si dimetta subito”

La richiesta legata all’avviso di chiusura indagini per false dichiarazioni al Pm nell’ultimo filone dell’inchiesta Nicoli Cristiani per finanziamento illecito ai partiti.

(red.) Nella seduta dedicata ai conti della Provincia, l’assestamento di bilancio è passato in secondo piano, dietro la richiesta formulata dal gruppo del Partito Democratico di “dimissioni subito” rivolta al vicepresidente della Giunta, Giuseppe Romele.
Una richiesta legata all’avviso di chiusura indagini per false dichiarazioni al Pm ricevuto dal parlamentare pidiellino nell’ambito dell’ultimo filone dell’inchiesta Nicoli Cristiani.
All’inizio della riunione è stato lo stesso numero due in Broletto a spiegare ai colleghi, con un comunicato che “il 19 novembre l’autorità giudiziaria mi ha notificato un avviso di garanzia sulla veridicità di una mia dichiarazione rilasciata all’autorità stessa”. Sentito come teste in Procura, Giuseppe Romele avrebbe disconosciuto la propria firma su nove ricevute di versamenti a Forza Italia da parte dell’associazione “Amici del Pdl” che faceva riferimento all’ex vicepresidente di regione Lombardia Nicoli cristiani, arrestato nel novembre 2011 per presunte tangenti.
“Dopo il deposito delle memorie difensive”, ha spiegato ancora Romele nella nota, “certo di poter dimostrare la mia innocenza e buona fede, sarà mio onere tenervi adeguatamente e tempestivamente informati”.
Ma queste spiegazioni non sono bastate all’opposizione che ha chiesto di poter aggiungere la discussione sul caso all’ordine del giorno. Richiesta che è stata respinta dal presidente del consiglio Faustini con il conseguente abbandono dell’aula da parte dei consiglieri Pd, i quali hanno poi annunciato che presenteranno una richiesta di un’autoconvocazione del consiglio con presentazione di una mozione per chiedere le dimissioni di Romele o il ritiro delle deleghe da parte di Molgora.

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