Consiglio in aula per il nodo dismissioni

Il Consiglio provinciale di Brescia ha discusso della cessione delle quote societarie ritenute "non strategiche". La vendita delle azioni dovrebbe fruttare circa 10mln.

(red.) Temperature roventi fuori e dentro l’aula del Consiglio provinciale di Brescia. Nella seduta che si è svolta venerdì, l’ultima prima della pausa estiva, il nodo centrale del dibattito è stato il tema dismissioni. Un filone cui sia la Loggia sia il Broletto sono chimati a mettere mano per rispettare i vincoli del Patto di Stabilità e per sanare le lacune di bilancio.
Per l’ente guidato da Daniele Molgora si tratta di recuperare risorse da partecipazioni ritenute “non strategiche”, così da fare cassa.
ma, se sulla carta tutto parrebbe facile, lo scontro in aula tra opposizione e maggioranza si verifica proprio sulla “lettura” della strategicità delle società della Provincia di Brescia.
Una decina in tutto le partecipazioni azionarie che il Broletto si appresta a cedere, dopo avere reso più agile la procedura per la alienazione stessa.
Sul tavolo ci sono le quote detenute in Autostrade Lombarde Spa, Garda Uno, l´Immobiliare Fiera di Montichiari e della Fiera di Brescia, la Geac (Società di Gestione dell´Aeroporto Cuneo), la Riconversider Srl, società di consulenza, Siav e Valsaviore Spa.
Dalla cessione delle azioni l’ente dovrebbe ottenere circa una decina di milioni di euro.
Deserta la prima asta pubblica, il nuovo bando di vendita prevede che il prezzo a base d´asta verrà determinato da una perizia di stima e sarà la Giunta provinciale stesso a pronunciarsi per il sì o per il no, senza dover attendere il passaggio in Consiglio.
Se però, anche una seconda asta dovesse andare a vuoto, allora la competenza tornerà all’aula consigliare.
Questa scelta, tuttavia, non convince il Partito Democratico  che ravvisa modalità diversificate per le alienazioni, come nel caso di Centropadane dove, è stato sottolineato,  è mancata la perizia di stima. Analoga situazione per la cessione dell’1% di quote detenute dal Broletto in centrale del Latte dove la vendita  ha fruttato 3 euro ad azione. Ma, ha evidenziato il Pd, la Loggia ora verrebbe cedere parte delle quote di cui è titolare, pensando però ad un valore per azione pari a 9 euro come base d’asta.
Approvata poi la vendita delle partecipazioni nella Società funivie della Maddalena (31 mila euro la cifra che si dovrebbe ottenere) e quella di 98 azioni detenuta in Mps Capital services-Banca per le imprese (30 euro in tutto).
Il Consiglio convocato ha discusso anche dell’aeroporto di Montichiari e ha fissato in 1,2 milioni die uro il tetto massimo di spesa per gli incarichi esterni al Broletto per il 2012.

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