Rezzato diventa città: il decreto del presidente Mattarella

IL comune bresciano, dallo scorso 3 agosto, è stato insignito della nuova denominazione, a titolo onorifico, attribuita per i meriti conseguiti dalla "nuova" città, celebre soprattutto per la lavorazione del marmo.

Rezzato. Non chiamatelo più paese, ma città. Questo il titolo concesso dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, lo scorso 3 agosto, con comunicazione ufficiale pervenuta attraverso il prefetto di Brescia l’11 agosto, a Rezzato, comune bresciano che, dallo scorso 3 agosto, è stato insignito della nuova denominazione, a titolo onorifico, attribuita per i meriti conseguiti dalla “nuova” città, celebre soprattutto per la lavorazione del marmo.

Ad attivare l’iter per il riconoscimento è stato i sindaco Giovanni Ventura che nel corposo dossier di 37 pagine inviate a Roma, ha sottolineato l’importanza di Rezzato come centro artistico e manifatturiero gravitante nel bacino di Botticino, dove si trovano le celebri cave di marmo.
A Rezzato venne fondata, nel 1839,  dall’architetto Rodolfo Vantini,  la scuola che ora porta il suo nome, dove vennero realizzati monumenti come il Vittoriano a Gardone Valtrompia, dimora del Vate Gabriele D’Annunzio, l’Altare della Patria a Roma e, nella Capitale, tra le altre opere, anche il palazzo di giustizia, il tempio israelitico, il ponte Regina Margherita,  la PInAC, la Pinacoteca dell’età evolutiva Aldo Cibaldi.

rezzato

La notizia è stata pubblicata sulla pagina Facebook del Comune: «Rezzato è una città in più nella Provincia di Brescia: con orgoglio i rezzatesi sanno che questo titolo va a riconoscere le notevoli imprese che hanno coronato la storia dei rezzatesi e virlesi, la loro maestria e concretezza nel lavoro, la loro capacità imprenditoriale, l’estro artistico, i numerosi riconoscimenti sportivi, l’originalità di un territorio che dalla pietra ha saputo ricavare opere sublimi, la presenza di numerosi monumenti artistici e religiosi».

«Ora il Comune di Rezzato dovrà modificare la corona nello stemma: diventerà dorata e turrita (otto torri di cui cinque visibili), segno araldico inequivocabile per una Città. Un titolo tanto ambito quanto meritato che premia la storia millenaria della nostra comunità e la straordinaria operosità dei cittadini di ieri e di oggi, certi che anche quelli di domani saranno all’altezza dell’operosità che ha sempre contraddistinto Rezzato nel mondo».

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