Scommesse, a Brescia sentenza del Tar sul distanziamento

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    (red.) Alcune volte, le disposizioni previste della legge per il contrasto alla ludopatia non sono particolarmente utili. O meglio, in alcuni casi potrebbero essere persino poco chiare o ingiuste. Un esempio particolare è quello del distanziometro che è in vigore nelle Regione Lombardia da diversi anni e che non potrebbe essere considerato valido in caso di centri scommesse.
    È questa la sentenza del Tar di Brescia, che ha accolto un’istanza cautelare da parte di un esercente che si era visto negare la licenza dal questore di Mantova perché non rispettava il regolamento previsto dal distanziometro in vigore in Lombardia.

    Sentenza di Brescia storica. Sotto certi punti di vista, questa sentenza del Tar di Brescia è storica. Sì, perché apre una serie di possibili scenari abbastanza significativi per quanto concerne il diritto di impresa. Come vedremo successivamente, il distanziometro prevede una distanza minima dai luoghi sensibili da parte di centri scommesse e sale da gioco, ma il Tar ha confermato che questa valga solo per gli apparecchi (slot machines e videolottery).

    Nelle motivazioni si legge come, secondo il Tribunale, l’obbligo di rispettare tale distanza appare come una norma restrittiva della libertà di iniziativa economica e non è ammissibile un’applicazione di essa che sia estesa: non possono essere, quindi, poste delle limitazioni o dinieghi in merito.

    Ma cosa prevede, in maniera concreta, il distanziometro? Questa particolare misura è entrata in vigore in Lombardia nel 2015 e prevede il divieto di installazione, quindi anche apertura, di nuove sale da gioco e di apparecchi ad una distanza minima di 500 metri da luoghi sensibili quali chiese, scuole o strutture socio sanitarie. Per installazione si intende il collegamento dell’apparecchio ad un sistema telematico.

    Difatti, tutti i Comuni hanno la facoltà e la possibilità di individuare determinati luoghi sensibili secondo dei regolamenti anche strettamente soggettivi. Si tiene conto, in linea di massima, di apparecchi che non debbano nuocere alla sicurezza urbana, alla viabilità e al disturbo della quiete pubblica, oltre ovviamente a non incentivare la ludopatia. Sono gli stessi Comuni della Regione Lombardia che si attivano per la verifica del rispetto della distanza minima e possono poi autorizzare lo svolgimento di interventi edilizi per l’apertura o l’ampliamento di sale da gioco: nella fattispecie, il regolamento regionale prevede il rilascio del permesso a costruire in tutti i casi relativamente a mutamenti di destinazione d’uso di immobili.

    La Lombardia regina del mercato
    In realtà, questa disposizione della regione Lombardia aveva un fondamento preciso ed effettivamente veritiero. Difatti, la Lombardia risulta essere la Regione italiana in cui si gioca di più. Soltanto nel 2020 sono stati spesi oltre 3 miliardi di euro in attività riconducibili al gioco: sia online che non. Difatti, se la seconda Regione italiana, la Campania, investe poco più della metà, allora qualcosa significherà.
    Fatto sta che le restrizioni derivanti da questi provvedimenti regionali non possono, come dimostrato dalla stessa sentenza del Tar, entrare in conflitto con la libertà di impresa, specie in un momento così particolare per l’economia del nostro Paese.

    Non solo sale da gioco: boom dell’online
    In realtà, quello che si sta palesando in tutto il mondo, ed in particolar modo in Italia, è un vero e proprio boom del gioco online: parliamo di siti scommesse, casino online e quant’altro. Cosa c’è dietro questo successo inaspettato? Diversi fattori, che andremo ad analizzare a breve.
    Per prima cosa dobbiamo considerare il momento storico particolare che stiamo vivendo, nonché le restrizioni che sono state messe in atto dal Governo per contrastare la diffusione del virus. Queste chiusure hanno riguardato ogni tipo di attività, fondamentalmente, ma il settore del gioco è stato particolarmente vessato: basti pensare al fatto che le sale da gioco, compresi i casino, sono stati chiusi per oltre quindici mesi. Giò doveva portare per forza di cose ad una situazione in cui i giocatori orientavano la loro attività verso un’altra risorsa: l’online. Un giocatore, abituale o no, non ha potuto fare altro che dedicarsi ad uno dei siti che si occupano di quest’attività, vista l’impossibilità di recarsi in sede.

    Ma in realtà c’è ben altro dietro un successo di questa portata. La tecnologia ha fatto dei passi avanti così significativi che è impressionante pensare a cosa si possa fare oggi. Fino ad una quindicina di anni fa, la possibilità di giocare online, in qualsiasi momento e occasione, era utopia. Oggi come oggi basta utilizzare uno smartphone o un tablet ed il gioco è fatto: in vacanza, per strada o con gli amici si può giocare tranquillamente.

    Si tratta di aspetti che non possono essere trascurati in ottica anche prettamente imprenditoriale: non dimentichiamo che in Italia, il settore del gioco rappresenta circa l‘1% del Pil nazionale.

    Preferenze: cosa cambia tra le Regioni? Ma ci sono delle preferenze che possono cambiare a seconda delle Regioni italiane oppure no? In un certo senso sì. Potremmo dire che in Lombardia, per esempio, è ancora amatissimo il gioco del poker: si tratta del gioco più giocato in rete e che ogni anno attira milioni di utenti. D’altra parte hanno persino realizzato dei tornei internazionali a cui partecipano giocatori professionisti. Un gioco che conserva sempre il suo particolare fascino, ma che è soltanto uno di quelli giocati ormai.

    Sì, perché negli ultimi anni, probabilmente anche a causa dell’enorme richiesta che si è generata, le case produttrici hanno cominciato a proporre tanti altri giochi. E come si sa, in Italia siamo particolarmente attaccati alle tradizioni di ogni tipo: ecco allora che si sono diffusi in maniera esponenziale i classici giochi di carte legati alla tradizione secolare.

    Per esempio, la scopa, il burraco ed il sette e mezzo sono diventati molto più diffusi anche in rete: ci sono dei siti che propongono la versione virtuale di questi giochi, i quali spesso vengono giocati in famiglia in occasioni particolari e che sono ancora oggi particolarmente amati. Non deve stupire se la maggior parte dei casino online e dei vari siti consente persino di organizzare dei tornei online e di sfidare avversari da tutta Italia.

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