Le Chitarre del Duo Imbesi Zangarà incantano Gardone Riviera

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(red.) Lo scorso sabato, nello scenario dell’ Ex-Casinò, oggi Palazzo Wimmer, inaugurato nel mese di Ottobre come salone per gli eventi dall’Amministrazione del Comune di Gardone Riviera, si è tenuto il concerto per due chitarre dei Maestri Siciliani Carmelo Imbesi e Carmen Zangarà.
A concert for two è il nome del programma che è stato presentato: un ” percorso che ha protagonisti cinque compositori, rivolto a dar luce alle potenzialità concertanti del duo mono-strumentale”.
Così, partendo dalle musiche per due liuti di Francesco da Milano si è arrivati all’omaggio ad Ennio Morricone con la suite del Nuovo Cinema Paradiso, attraversando opere di estremo virtuosismo come il Grand Duo Concertante di Napoleon Coste, il Concerto in Do e Giga di Silvius Leopold Weiss, opera di rara esecuzione nei programmi di musica da camera per chitarra e una sezione dedicata alle sonorità contemporanee del compositore giapponese Toru Takemitsu.
Il pubblico ha accolto con grande entusiasmo e interesse il programma, omaggiando la performance dei due artisti con applausi duraturi e richieste di bis.
I Maestri, in chiusura, hanno così ringraziato i presenti con una esecuzione per chitarra a quattro mani del brano l’Ultimo Bacio dell’artista siciliana Carmen Consoli da loro trascritto.
Il prossimo appuntamento con la compagnia Opera Swing è previsto per il 27 Novembre.

 

Carmelo Imbesi e Carmen Zangarà, coppia nell’arte e nella vita, sono due musicisti e didatti italiani.
Hanno fondato nel 2010 il Duo Imbesi Zangarà e si sono perfezionati sulla musica da camera per chitarra con i Maestri Giovanni Puddu e Giampaolo Bandini.
Il loro duo si è esibito in Italia e in Europa in festival, teatri ed eventi musicali, collaborando anche a diverse opere e spettacoli teatrali come interpreti o compositori (I Pagliacci, M and Mr. G, Novecento , Misa Criolla, Canto Mediterraneo, Il Gabbiano Jonhatan Livingston) , spaziando anche il linguaggi come il Jazz e la World Music ed è apprezzato dal pubblico e dalla critica per la loro ricerca interpretativa, per la qualità del suono e per l’intensità delle loro performance.

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