Alberto Baldrighi confermato direttore del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia

Un’elezione plebiscitaria che con 92 voti a favore su 105 votanti ha premiato la gestione dell’ente di formazione musicale della città. Ora l'obiettivo della internazionalizzazione.

(red.) Alberto Baldrighi, direttore del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia da novembre 2018, è stato riconfermato per il secondo mandato. Sarà alla guida dell’istituto per il prossimo triennio, fino al 2024. Si è concluso questo venerdì lo scrutinio che con 92 voti a favore sui 105 docenti votanti premia la gestione di questi anni che ha fatto registrare numeri da record: più di 350 nuovi allievi hanno presentato la loro candidatura lo scorso anno accademico, facendo registrare un +45% rispetto agli aspiranti studenti iscritti all’annualità in corso.
Baldrighi, nel 2019, fu anche nominato membro del cdonsiglio direttivo della Conferenza nazionale dei direttori dei Conservatori Italiani, organo consultivo nei confronti della pubblica amministrazione e dei ministri competenti che supporta l’attività legislativa del Mur, raccogliendo ed elaborando dati sul funzionamento delle istituzioni al fine di migliorare la qualità complessiva dell’offerta formativa.

Con la gestione Baldrighi, il Conservatorio di Brescia – come pochissimi in Italia – è riuscito a ottenere un iter formativo completo, attivando tutti i corsi per tutte le discipline autorizzate dal Mur, dalla musica antica alla popular music, jazz, composizione, nuove tecnologie e, naturalmente, le discipline classiche, cuore della tradizione del Marenzio.
“Sono felice ed emozionato per questo rinnovo di mandato”, ha detto Baldrighi. “Colpito per la fiducia che i docenti mi hanno nuovamente accordato con così tanta partecipazione. Il Conservatorio, in questi anni, ha fatto passi da gigante: insieme al presidente Giammatteo Rizzonelli e alla squadra del consiglio di amministrazione, il consiglio accademico, il collegio dei professori abbiamo lavorato moltissimo per offrire ai giovani una concreta possibilità di studio e di impiego. Ora dobbiamo guardare avanti: spinta sull’internazionalizzazione del Marenzio e più connessioni con il mondo del lavoro per gli studenti, i miei prossimi anni li dedicherò a questo”.

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