“Per un pugno di sale”: suoni di ricordi triumplini

Il singolo de i Selvaggi racconta di un gruppo di giovanissimi contrabbandieri finiti nelle mani delle guardie austriache.

(red.) E’ on line il singolo della band I Selvaggi, dal titolo Per un pungno di sale. In alta Valle Trompia, tra antichi borghi e il corso del fiume Lembrio, si aggira un gruppo di giovanissimi “contrabbandieri di sale”. Gli sguardi sono smarriti, il passo veloce. Fuggono dai gendarmi austroungarici che alla fine avranno la meglio, provocando ulteriori sofferenze tra una popolazione già stremata. Ma nel video, liberamente ispirato alla vicenda storica e sviluppato per frammenti evocativi, la vitalità dei bambini non ha fine, sospingendoci in questa incursione tra paesaggi alpini, origine e cassa di risonanza delle le note composte ed eseguite dalla band.

Per un pugno di sale


LA VICENDA STORICA.
Bagolino, località Ponte Selva, la sera del 10 maggio 1869, le guardie doganali intercettano un gruppo di 16 giovani residenti a  Collio e Bovegno (Valle Trompia, Brescia), provenienti dal Tirolo. I giovani si ribellano, segue uno scontro a fuoco, con un morto ed un ferito. Il 24 aprile 1870 il Tribunale di Salò  emette una sentenza di condanna di tre anni per contrabbando di sale per 11 di loro. Alcuni giovani sono detenuti alle Murate di Firenze. Quattro di loro muoiono in carcere per strane circostanze.  La storia è stata tratta dall’archivio “I Documenti Raccontano”


I DOCUMENTI RACCONTANO.
In origine “Per un pugno di sale” è titolo del dossier realizzato dalla Coop. A.R.C.A., nell’ambito del progetto “I documenti raccontano”, promosso dal Sistema Archivistico della Comunità di Valle Trompia  in collaborazione con la Regione Lombardia dal 2009 al 2013.
I documenti storici  in cui la vicenda è stata rinvenuta sono conservati nell’archivio storico del Comune di Collio,  titolo “Polizia e sicurezza pubblica” busta 109, fasc. 5.
“I documenti raccontano” è stato un progetto della Regione Lombardia finalizzato alla valorizzazione degli archivi storici locali attraverso la narrativa e le espressioni artistiche di diversa natura.
Una versione drammaturgica di “Per un pugno di sale” è stata realizzata dall’associazione culturale Treatro Terrediconfine e presentata per la prima volta il 10 maggio 2013 nell’ambito del Festival dei Narratori “Oblomov” a Gardone V.T.

 

I Selvaggi arrivano dalla Valle del Ferro, la Val Trompia in provincia di Brescia. La loro musica nasce nelle valli alpine, ma raggiunge luoghi mai comuni, raccontando in versi le storie di persone che comuni lo sono: minatori, missionari, inventori, boscaioli, gente di paese o di città, soldati, contrabbandieri e ragazzi innamorati. Istintivo, libero e naturale, il folk della band è selvatico e si fa tessuto sonoro per frequenti incursioni nel cantato in dialetto bresciano. Quello dei Selvaggi è un folk intriso di sonorità celtiche, rimandi alla scuola milanese dei primi ’60 di Svampa e Jannacci, viaggia Oltreoceano per incontrare Springsteen e rientra ai piedi delle Alpi con riferimenti all’orobico Van De Sfroos e ai camuni Canossi dei LUF e Ducoli. Nati attorno alla metà degli anni Novanta, i Selvaggi pubblicano quattro album: al debut En dialèt (2003), seguono Quàrt dé lüna (2011), Piombo, ferro e chitarre (2014) e Sui nostri passi (2016). Granelli di Sale è il loro ultimo lavoro in uscita il 13 dicembre 2019. Un viaggio in musica in un territorio in bilico tra provincia, storia e desideri di riscatto, un urlo di gioia che celebra il nostro esserci. Qui. Nonostante tutto.

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