A2a approva bilancio 2018 e guarda al futuro

344 milioni di euro di utile, miglior risultato dalla costituzione nel 2008. Le sfide riguardano i rifiuti, l'energia, partnership e fonti rinnovabili.

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(red.) Nella giornata di ieri, lunedì 13 maggio, l’assemblea ordinaria dei soci di A2a si è riunita al termoutilizzatore di via Codignole a Brescia per approvare il bilancio integrato 2018 nei numeri presentati dal presidente Giovanni Valotti e dall’amministratore delegato Valerio Camerano. Si parla di un utile netto da 344 milioni di euro, in crescita rispetto all’anno precedente e miglior risultato dalla nascita del gruppo nel 2008. Approvato anche un dividendo di 0,07 euro per azione e che permette al Comune di Brescia di incassare quasi 55 milioni di euro. E in previsione di crescere fino al 2023. Ma aldilà dei numeri la multiutility sta pensando al futuro.

A partire dai rifiuti, si attende che il Governo dia il via libera al trattamento dell’organico e per lanciare l’impianto di produzione di biometano a Bedizzole e con cui alimentare gli autobus di Brescia Trasporti. La società parla anche di rendere più moderna la sede di via Lamarmora nel 2020-21 a livello sostenibile e con due nuovi edifici tra ced e sala polifunzionale. Via la sede di Bergamo e nuova a Porta Romana a Milano, oltre alle altre sedi da dismettere entro il 2022. A livello energetico Brescia potrà avvantaggiarsi alimentando uffici e cento scuole comunali.

Un altro sguardo va anche alle partnership, a partire dalla milanese Sorgenia e nel nordest con Ascopiave sulla vendita e la distribuzione del gas. C’è anche l’ipotesi di un’entrata più importante del capitale di A2a nel sistema ambientale di Lgh. Altro riferimento è il fotovoltaico e alle rinnovabili, oltre la dismissione del carbone tra Lamarmora e Monfalcone. Il resto della produzione di energia viene da gas naturale, la parte non riciclabile e fonti rinnovabili, oltre al solare.

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