La Centrale del Latte resterà dei bresciani

Il Consiglio dei Ministri fa sapere che la riforma Madia sulle partecipate non toccherà la Centrale del Latte.

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(red.) A seguito della telefonata di mercoledì 27 settembre, un sospiro di sollievo si è levato dalla Loggia e da tutta la città di Brescia.Da un capo all’altro della cornetta, il sindaco Emilio Del Bono e l’Onorevole Maria Elena Boschi.

Da Roma, si fa sapere che la Centrale del Latte resterà un’azienda partecipata con la maggioranza in mano al Comune. Benché si debba aspettare l’atto ufficiale: la decisione sarà formalizzata solo la settimana prossima con un Decreto del Consiglio dei Ministri.

Il rischio era che l’azienda, portatrice nel 2016 di un milione di euro nelle casse comunali, entrasse nel mirino della legge Madia.

Questa riforma si prefissa l’abolizione di tutte le società a partecipazione pubblica che abbiano i conti in rosso o che siano inattive, oltre che a tutte le aziende partecipate senza interessi generali, casistica nella quale la Centrale del Latte rischiava di venire associata.

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