Vicenda Epcg condiziona utile semestrale A2a

Il gruppo ha presentato il bilancio al 30 giugno 2017. E annuncia di impugnare il sequestro giudiziario delle quote detenute nella società del Montenegro.

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(red.) Lunedì 31 luglio si è riunito il consiglio di amministrazione di A2a che, sotto la presidenza di Giovanni Valotti, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017. Lo scenario del primo semestre è stato caratterizzato da elevate quotazioni dell’energia elettrica e del gas, sebbene in leggera riduzione rispetto a quanto osservato nel primo trimestre. Il PUN Base Load pari a 51,2 €/MWh, è salito del 38% rispetto ai 37 €/MWh del primo semestre 2016 e il prezzo medio del gas al PSV è stato pari a 19,3 €/MWh, in aumento del 32% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Tali livelli di prezzo nel mercato all’ingrosso italiano – si legge nella nota del gruppo – sono legati sia al fermo di numerose centrali nucleari francesi durante i primi mesi dell’anno e alle temperature particolarmente rigide registrate principalmente nel mese di gennaio, sia all’eccezionale ondata di caldo che ha investito la penisola italiana nel corso del mese di giugno. Gli spread, sia sui CCGT che sulle produzioni a carbone, si sono ampliati. La scarsa piovosità di fine 2016 e dei primi sei mesi del 2017 ha invece influito molto negativamente sulle produzioni idroelettriche (sia in Italia che in Montenegro) ridottesi di quasi il 40%. La termicità è stata sostanzialmente allineata al primo semestre del 2016. Il primo semestre dell’anno si è chiuso con risultati economico-finanziari molto soddisfacenti, migliori rispetto alle attese del gruppo.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA), pari a 649 milioni di euro (+5,7%), oltre al contributo delle società di nuova acquisizione del 2016, ha beneficiato della forte crescita organica registrata in tutte le BU e, in particolare, nelle BU Generazione, Ambiente, Reti e Calore. Ancora più sostenuta la crescita del Margine Operativo Lordo al netto delle componenti non ricorrenti, salito del 13% da 534 milioni di euro al 30 giugno 2016 a 604 milioni di euro al 30 giugno 2017. L’Utile Netto di pertinenza del gruppo nei primi sei mesi del 2017 ha raggiunto 157 milioni di euro (254 milioni di euro al 30 giugno 2016). L’Utile Netto di pertinenza del gruppo del primo semestre 2017 è stato significativamente influenzato dagli effetti conseguenti l’esercizio, in data 1 luglio 2017, della PUT Option sull’intera quota del capitale sociale detenuta da A2a nella società montenegrina Epcg (41,75%). Il valore della PUT Option è di 250 milioni di euro.

La cessione avverrà in più fasi, ovvero in sette quote equivalenti per ciascuno dei successivi sette anni a partire dal mese di maggio 2018, previo pagamento da parte del Governo del Montenegro del relativo corrispettivo ad ogni scadenza. La partecipazione azionaria in Epcg – continua la nota – è stata oggetto di un provvedimento di sequestro cautelare in connessione al già noto procedimento relativo ai servizi infragruppo resi da A2a alla medesima Epcg tra il 2010 e il 2012. Dal provvedimento cautelare si è altresì avuta evidenza che il procedimento in questione è stato esteso anche ad A2a. La società impugnerà giudizialmente, nei termini previsti (ovvero entro il 2 agosto 2017), nelle forme e nelle sedi previste dall’ordinamento locale, tale provvedimento al fine di ottenerne la revoca entro la data definita per l’incasso della prima rata, fissata per l’1 maggio 2018.

Al 30 giugno 2017 Epcg è ancora consolidata integralmente in A2a. Per effetto dell’esercizio della PUT Option, la partecipazione in Epcg è stata riqualificata da investimento in continuità ad investimento disponibile alla vendita con conseguente variazione del criterio di valutazione. A2a ha valutato le attività e passività di Epcg, in accordo con il principio IAS 36 al minore tra il valore di carico e il loro fair value, così come desumibile dal corrispettivo conseguente all’esercizio della PUT Option. La nuova valutazione ha determinato una svalutazione complessiva di 95 milioni di euro corrispondenti, per 60 milioni di euro all’adeguamento del valore degli asset al valore della PUT Option (pari a 250 milioni di euro) e per 35 milioni agli effetti dell’attualizzazione delle sette rate equivalenti annuali di cessione e incasso.

La contrazione dell’Utile Netto del primo semestre 2017, pari a 97 milioni di euro (-38%), è quindi principalmente attribuibile a due poste straordinarie (una positiva del 2016 e una negativa del 2017): la contabilizzazione nel primo trimestre dell’anno 2016 di una plusvalenza non monetaria pari a 52 milioni di euro in relazione alla scissione parziale non proporzionale di Edipower con efficacia dall’1 gennaio 2016 a favore di Cellina Energy. Poi la svalutazione per complessivi 95 milioni di euro degli asset di Epcg registrata nel primo semestre del 2017. Al lordo dei due effetti straordinari, l’Utile Netto “ordinario” risulterebbe quindi in crescita di 40 milioni di euro, dai 212 milioni di euro al 30 giugno 2016 ai 252 milioni di euro al 30 giugno 2017.

Nel corso del periodo la generazione di cassa netta è risultata positiva e pari a 89 milioni di euro, dopo investimenti per 171 milioni. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2017 si è pertanto attestata a 3.047 milioni di euro (3.136 milioni di euro a fine 2016). Nel corso della presentazione del bilancio semestrale, è stato fatto il punto della situazione anche sugli investimenti. Sono stati 171 milioni di euro, un terzo in più rispetto allo stesso periodo del 2016 e puntati su reti, calore e ambiente. Si parla anche di telecomunicazioni e del progetto della multiutility del nord aggregando A2a alle aziende di Como e Monza per diventare il secondo gruppo in Lombardia e il decimo in Italia. Nel futuro di A2a ci sono anche le rinnovabili, con il fotovoltaico e l’eolico.

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