Cogeme, Mondini bis tra le polemiche

Confermato alla guida con Raineri, Maffetti, Cadei e Bazzardi espressioni del centro sinistra. Ma dall'altra parte si annuncia ricorso al Tar.

Più informazioni su

Cogeme(red.) Da venerdì 5 febbraio la società Cogeme a Brescia ha un nuovo consiglio di amministrazione. La nomina da parte dell’assemblea dei soci ha portato alla riconfermata presidenza di Giuseppe Mondini. Insieme a lui ci sono il consigliere provinciale Gianluigi Raineri, Maria Rosa Maffetti, Veronica Cadei e Domenico Bazzardi, di cui gli ultimi tre come espressione dei Comuni di Passirano, Rovato e Urago d’Oglio. Ma il voto finale è stato preceduto da diverse polemiche che non accennano a esaurirsi. La nomina, infatti, doveva arrivare già giovedì 4, ma i rappresentati degli enti locali di centro sinistra in appoggio alla conferma di Mondini e che sapevano di essere in maggioranza, avevano deciso di non presentarsi. In questo modo era mancato il numero legale rinviando l’assemblea a venerdì 5.
Nella seconda occasione, quando era sufficiente avere la maggioranza, è arrivata una mossa a sorpresa. Maurizio Giannotti e Giulio Centemero, infatti, espressioni del centro destra e dimissionari dal Cda con Simona Troncana, hanno tentato di tornare sui loro passi ritirando indietro la rinuncia agli incarichi. Ma è servito a poco perché, secondo quanto emerso, si era già svolta un’assemblea dei soci per ratificare le dimissioni. Al termine della votazione si sono detti soddisfatti, tra gli altri, i Comuni di Castegnato, Paderno Franciacorta, Torbole Casaglia, Erbusco, Berlingo, Passirano, Urago d’Oglio, Rudiano e Castrezzato, favorevoli a un direttivo meno “politico”. Ma la situazione non si risolve così, perché le amministrazioni di centro destra hanno annunciato un ricorso al Tar contro la mancata possibilità di rinunciare alle dimissioni. Secondo il sindaco di Rovato Tiziano Belotti, “la situazione di Cogeme che si è creata è frutto del comportamento del presidente Mondini, senza dignità e che si è fatto appoggiare dal Pd dopo il sostegno del centro destra”. E c’è da decifrare l’intesa di A2a con Lgh.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.