A2a-Lgh, “multi società dei territori”

Linea Group Holding martedì 12 ha accettato l'offerta vincolante da 125 milioni di euro della municipalizzata per il 51%. Commenti positivi.

A2a(red.) L’intesa tra A2a e Linea Group Holding è fatta. Martedì 12 gennaio la società che fa riferimento a diversi Comuni lombardi e partecipata per il 31% da Cogeme costituita da enti locali bresciani e bergamaschi, ha accettato la proposta vincolante della prima. In questo modo, la municipalizzata bresciana e milanese entra in Lgh con una quota del 51%, versando nelle casse dell’acquisita 125 milioni di euro tra contanti e azioni. Come si legge in una nota congiunta, si realizza così una partnership industriale che era stata proposta nel giugno del 2015 con una lettera d’intenti. Poi è stato il momento del dialogo e del confronto che hanno portato all’intesa. “La Multiutility dei Territori – come è stata definita nella nota delle due società – rappresenta un percorso industriale volto alla valorizzazione delle imprese esistenti, anche in termini di identità aziendale, punti di contatto, livelli occupazionali, indotto locale e livello di investimenti.
L’operazione, per effetto di una scala dimensionale più ampia su territori contigui e complementari, consentirà di conseguire maggiori efficienze, rispondere alla crescente sofisticazione dell’offerta, affrontare la crescente competizione commerciale e rilanciare gli investimenti, anche grazie ad una programmazione congiunta e complementare delle iniziative di sviluppo. Le prossime settimane saranno dedicate dalle parti alla negoziazione degli accordi della partnership”. Tra i commenti positivi all’integrazione A2a-Lgh, dopo quello del presidente di A2a Giovanni Valotti, c’è quello del sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Il primo cittadino del paese meneghino, che possiede con Brescia la maggioranza di A2a, parla di “un’operazione fondamentale per la stessa società quotata, per il territorio e per i cittadini che potranno contare su servizi di qualità migliore”. Ma la municipalizzata è stata debole nella quotazione martedì 12 gennaio a piazza Affari, andando sotto subito di 4,6% fino alla sospensione del titolo e poi ripreso a -3,8%. Al termine delle contrattazioni è andata in terreno negativo del 5,8%.

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