Intesa A2a-Lgh, ultime riunioni di Cogeme

Martedì 15 si è svolto il Cda, poi la parola ai soci storici e il 17 l'assemblea degli azionisti. Il 19 previsto il via libera finale alla partnership.

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Cogeme(red.) Manca meno di una settimana alla decisione di Linea Group Holding per accettare l’offerta vincolante da 125 milioni di euro con cui cedere il 51% delle proprie azioni e disponibilità. Lunedì 21 dicembre dovrà arrivare il via libera, o meno, della società di cui fanno parte Cogeme e le ex municipalizzate di Pavia, Crema, Cremona e Lodi. In vista della possibile intesa finale, Cogeme, che detiene circa il 31% di Lgh, si sta organizzando per concedere la conferma finale. Martedì 15 la realtà, che gestisce i servizi energetici di circa settanta Comuni tra il bresciano e bergamasco, si è trovata in consiglio di amministrazione per discutere dell’operazione. Con la presenza del presidente Giuseppe Mondini è stato superato il problema della gara pubblica per la cessione, chiesta da Rovato e Cazzago San Martino e che aveva “congelato” l’intesa con A2a.
Ma l’idea che si tratti di una collaborazione industriale e non di una vendita avrebbe tolto ogni dubbio. I nuovi passi saranno mercoledì 16 dicembre per un’assemblea dei soci presenti da più anni in Cogeme e giovedì 17 quella di tutti gli azionisti. Il cda potrà dare più informazioni e risolvere i nodi, con le nuove strategie della società. Infine, sabato 19 è previsto l’ultimo consiglio di amministrazione per dare il via libera all’intesa e a gennaio l’assemblea degli azionisti per ratificare l’operazione. Dal punto di vista societario, Lgh serve circa un milione di abitanti, con un valore della produzione di 610 milioni di euro e un debito di 350 milioni, in base ai dati del 2014. Fanno parte della realtà Aem Cremona e Cogeme con il 30,9% ciascuna, Asm Pavia, Astem Lodi e Scs Crema. Nelle ore precedenti a mercoledì 16 dicembre sono arrivate le critiche politiche del Movimento 5 Stelle all’intesa tra A2a e Lgh, parlando di “privatizzazione di servizi locali nascosta dietro la fusione”.

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