A2A, slitta la ipotizzata vendita del 5%?

Il collocamento rischia di slittare a giugno, dopo la scelta del nuovo Cda. In pole per il ruolo di Ad Renato Ravanelli, attuale direttore generale.

(red.) Entra nel vivo la scelta dei consiglieri per il nuovo Cda di A2A post passaggio dal sistema duale, a poco meno di tre settimane dalla scadenza del termine fissato al 19 di maggio.
In pole per il ruolo di Ad c’è Renato Ravanelli, attuale direttore generale dell’azienda. Sul suo nome c’è il sì del comune di Brescia, mentre a Milano non tutti sembrano essere convinti e, in alternativa, spunta il nome di Stefano Cao, attuale consigliere di gestione di A2A e un passato di peso in Eni. Su questo nome sembra puntare anche il senatore Massimo Mucchetti, presidente della Commissione Industria del Senato, che in un’intervista al Corriere della Sera ha fatto anche i nomi di Andresa Mangoni, ad di Sorgenia e Alessandro Pansa in uscita da Finmeccanica.
Intanto, visti i tempi lunghi per la scelta del bookrunner e il ripiegamento dai massimi del titolo in Borsa, il collocamento del 5,1% della società da parte dei due comuni principali azionisti rischia di slittare a giugno, dopo la scelta del nuovo Cda.
«La vendita della quota potrebbe slittare rispetto alla tempistica prevista di chiudere entro il 19 di maggio, comunque va fatta entro al fine di giugno. L’obiettivo del comune è di massimizzare la partecipazione», dice una fonte dei due comuni. Il bando per individuare il bookrunner per realizzare l’accelerated bookbuilding scade giovedì 8 maggio. Poi si dovrà riunire il comitato per decidere a chi affidare il mandato, pertanto i tempi potrebbe slittare.
Quanto alle nomine, Milano ha già provveduto a ridurre da 53 a 27 i candidati per i quattro posti in consiglio, mentre Brescia provvederà a fare altrettanto la prossima settimana partendo da un numero più alto, ben 85 nominativi. I due sindaci sceglieranno quattro posti a testa e fra questi anche il presidente, più l’Ad condiviso, mentre tre posti andranno alle minoranze.
A Milano hanno presentato le candidature gli attuali consiglieri di gestione, Graziano Tarantini e Stefano Cao, il presidente di Metropolitana Milanese, Giovanni Valotti, quest’ultimo dato in pole per la presidenza e l’ex direttore generale del comune Davide Corritore. Almeno un posto sarà comunque riservato alle donne che dovrebbero essere non meno di due nel nuovo Cda.
Quanto all’Ad, una fonte politica bresciana sottolinea che «Brescia è favorevole alla riconferma di Ravanelli anche perché se si cambia la governance, occorre almeno mantenere una figura di riferimento all’interno dell’azienda”. Al momento sulla scelta dell’Ad, una decisione non è stata presa. Anche una fonte politica milanese conferma questa perplessità di una parte della maggioranza su Ravanelli che, in alternativa, punterebbe su Cao. «Alla fine saranno comunque i due sindaci, Giuliano Pisapia ed Emilio Del Bono a scegliere».

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.