Garda Uno, arriva la secessione dell’acqua

La partecipata dei comuni rivieraschi ha formalizzato la richiesta di scindersi dalla Provincia per la gestione del ciclo idrico integrato. si parte con un bilancio di 47 milioni.

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(red.) Per i 25 sindaci dei comuni gardesani si tratta di un obiettivo imprescindile. Venerdì 24 gennaio l’assemblea di Garda Uno, la partecipata che gestisce i servizi dei paesi bresciani della riviera benacense (e della Bassa orientale), ha formalizzato la richiesta di staccarsi dalla Provincia per quanto concerne la gestione del ciclo idrico.
«In materia di acqua e di futuro ciclo idrico ci sono due possibili strade da seguire – sostiene Mario Bocchio, sindaco di Lonato e amministratore delegato della società -: la creazione di un’unica società provinciale di gestione o l’istituzione di un nuovo Ambito ottimale sub provinciale. La nostra scelta è caduta sulla seconda. Tale soluzione – continua – trova la forza nel fatto che il Garda possiede quella connotazione di elemento unificante in una zona caratterizzata da un bacino idrogeologico omogeneo. Questo ruota attorno all’impianto di depurazione che arriverà fino a Visano, alla risorsa idrica costituitadall’acqua dellago.Anostroavviso cisonotutti i presupposti peristituire l’Ato, Ambito territoriale ottimale sub provinciale del Garda. Per questo è stato rivolto l’invito ai Comuni di procedere adottando specifica delibera di richiesta di istituzione che poi manderemo alla Regione. A nostro avviso ci sono tutti i presupposti per centrare l’obbiettivo». Così facendo si verrebbe a costituire l’ambito di gestione del ciclo idrico integrato di acqua dolce più grande d’Italia.
La gestione autonoma, in pratica, significherebbe la libertà di applicare tariffe proprie. E l’idea sarebbe proprio quella di aumentarle, laddove si sono sempre avuti prezzi più bassi rispetto al resto della provincia, così da poter usufruire di un maggiore beneficio. Un modo quindi per i gardesani di utilizzare la propria acqua come risorsa, anche economica. Tanto per cominciare l’assemblea ha già preso un primo provvedimento, approvando  il bilancio che avrà un fatturato di47 milioni e prevede, per il 2014,  investimenti nel servizio idrico pari a 1 milione e 800 mila euro.

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