Edipower, Iren “divorzia”: A2A al 71%

L'operazione prevede l'assegnazione degli impianti di Turbigo (termoelettrico) e Tusciano (idroelettrico) oltre che di un debito finanziario di 44,8 milioni.

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(red.) A2A (la multiutility dei Comuni di Brescia e Milano) e Iren hanno completato venerdì 28 giugno gli accordi avviati nel maggio dello scorso anno, dopo l’acquisizione di Edipower, con l’uscita di Iren dall’azionariato. Lo rende noto un comunicato di A2a.
L’operazione prevede l’assegnazione ad Iren Energia di un compendio costituito dall’impianto termoelettrico di Turbigo e dal nucleo idroelettrico di Tusciano, il personale operante in tali impianti, gli elementi patrimoniali attivi e passivi attribuibili agli impianti stessi e un debito finanziario che ammonta a 44,8 milioni di Euro. L’operazione di scissione comporterà la completa uscita del gruppo Iren dall’azionariato di Edipower. L’operazione avrà efficacia, non appena decorsi i termini di legge e perfezionati gli adempimenti necessari per poter firmare l’atto di scissione, nella prima parte del quarto trimestre 2013, e prevede un meccanismo di aggiustamento in relazione alla situazione patrimoniale alla data di efficacia della scissione.
A valle di tale operazione, il capitale sociale di Edipower sarà così ripartito: A2A 71%, Dolomiti Energia 8,5%, SEL 8,5%, Mediobanca 5,1%, Fondazione CRT 4,3%, BPM 2,6%.
Per effetto di questa operazione A2A potrà dispacciare integralmente la capacità installata degli impianti di Edipower, ottimizzando in questo modo la gestione del portafoglio di generazione di Gruppo. Nel contempo potranno essere concretizzate le iniziative di incremento dell’efficienza operativa attraverso una più piena integrazione tra A2A ed Edipower.

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