A2A: conti in rosso, chiusura a – 420mln

La multiutility ha risentito del riassetto di Edison. Il direttore generale Ravanelli promette: "Società tornerà in utile, pagando dividendi più consistenti già da quest'anno".

Più informazioni su

(red.) A2A fa i conti con la chiusura dell’avventura in Edison, archiviando il 2011 con una perdita di 420 milioni di euro. Nonostante il maxi-rosso il consiglio di gestione ha comunque deciso di distribuire ai soci una cedola, anche se poco più che simbolica, di 1,3 centesimi ad azione, per un monte dividendi di 40 milioni di euro (contro i 298 milioni dello scorso esercizio).
Sui conti hanno pesato 627 milioni di svalutazioni, per 433 milioni legate al riassetto di Edison che ha visto Delmi, controllata al 51% da A2A, cedere il 30,6% di Edison a Edf e rilevare il 70% di Edipower. Le altre rettifiche sono in gran parte attribuibili al 20% di Edipower già in portafoglio (svalutato per 123 milioni) e alla partecipazione nella società montenegrina Epcg (41 milioni).
Al netto delle partite straordinarie l’utile della gestione corrente è stato di 168 milioni (-31% sul 2011) mentre il margine operativo lordo si è attestato a 942 milioni (-9%) a fronte di ricavi cresciuti a 6,2 miliardi (+2,6%).
”Risultati importanti” perchè conseguiti in un ”contesto difficile”, ha detto il direttore generale Renato Ravanelli, promettendo che A2A tornerà “all’utile e a pagare i dividendi” più consistenti già da quest’anno.
Sulla flessione dei risultati industriali ha pesato il calo della produzione idroelettrica in Montenegro (-56%), a fronte del positivo andamento degli altri settori in cui la multiutility opera. Epcg deve infatti assicurare energia a tutto il Paese importandola a caro prezzo nel caso in cui la piovosità, come accaduto quest’anno, non alimenti a sufficienza i suoi impianti.
Ravanelli non ha escluso una riflessione sulla quota: nel 2009 ”non avevamo in mente l’acquisizione di Edipower, sarà compito del prossimo consiglio avviare una riflessione sugli asset in portafoglio”. In ogni caso la conferma da parte di Terna della costruzione entro fine 2015 del cavo tra Italia e Montenegro, necessario a portare l’energia ‘verde’ nel nostro Paese, ”è una buona notizia”.
Meno buono, anche se scontato, il taglio dei dividendi, che pesa tanto sui Comuni azionisti, lo scorso anno destinatari di 83 milioni a testa, che sui piccoli soci, già alle prese con un titolo ai minimi (-1,83% a 0,64 euro in Borsa).
”La riduzione era largamente attesa e il Comune di Milano era da tempo preparato” ha detto l’assessore al Bilancio, Bruno Tabacci, che aveva preventivato l’azzeramento della cedola. ”Per noi è un problema” ha detto il suo omologo, Fausto di Mezza, che puntava a incassare 33 milioni. ”Il consiglio si è espresso nella massima libertà e secondo coscienza”, ha assicurato Ravanelli, definendo la mini-cedola un ”piccolo segnale” rivolto ai soci.
A2A,diventata una società ”più focalizzata sulla parte industriale” con il riassetto Edison, resta in attesa del via libera della Consob all’opa di Edf a 0,84 euro, lo stesso prezzo della cessione delle azioni Edison da Delmi a Edf, condizione per la chiusura dell’operazione con i francesi.
La Commissione sta accertando che la vendita non sia avvenuta a sconto, come contropartita ‘occulta’ per un analogo sconto sulla vendita del 70% di Edipower agli italiani. ”Un’operazione trasparente nell’interesse di tutti i soci”, l’ha definita Ravanelli. ”Non c’è nessun piano B”, ha aggiunto, escludendo preoccupazioni per la ‘rivalutazione’ di Edipower fatta da Delmi in bilancio (iscritta a 1,45 miliardi contro la valorizzazione di 1,1 miliardi all’atto dell’acquisto): ”si tratta di un valore che deriva da una finalità puramente contabile”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.