A2A, Tabacci: “Ridurre poltrone e quote”

Per l'assessore al Bilancio del comune di Milano "23 consiglieri sono troppi". Vanno limati anche gli emolumenti e la partecipazione societaria.

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(red.) Ridurre le poltrone nel consiglio di amministrazione e anche le qupte detenute dai principali azionisti di A2A, i comuni di Brescia e di Milano.
A rilanciare sul piatto della partita per la multiutility lombarda è (ancora una volta), l’assessore meneghino al Bilancio bruno Tabacci, non nuovo a sortite di tale natura e portata.
Tabacci si era già espresso per una limatura delle quote detenute in A2A da parte del comune capoluogo di regione, una ipotesi che coinvolgerebbe anche, inevitabilmente, anche la Loggia, legata a doppio filo alla azienda energetica.
Per Tabacci ci sono troppi consiglieri in A2A: “Nessuna società quotata in Borsa”, ha detto a Repubblica, “tra l’altro con un quadro debitorio abbastanza complesso, ha 23 consiglieri”. Non solo riduzione del numero, ma anche delle remunerazioni, gesto di sobrietà indispensabile in una momento di crisi come quello attuale.
I compensi degli amministratori, infatti, negli ultimi tre anni, compresi quelli dei direttori generali, sono costati 19 milioni di euro.
I consigli scadranno al prossima primavera, ma è già tempo di muoversi come dimostrano i bandi già pubblicati per raccogliere le candidature.
Per l’assessore meneghino nel consiglio di gestione le poltrone dovrebbero passare da 8 a 3 e in quello di sorveglianza da 15 a 7.
Insieme a ciò viene accarezzato il progetto di una grande multiutility del Nord, che preveda l’alleanza di Milano e Torino (azionista di Iren) volta a costruire una “SuperEdipower” aperta anche ad altre ex municipalizzate, come Hera e Acea. L’ipotesi è stata al centro di un convegno organizzato sabato dall’associazione Democratici per Milano.
Per il primo cittadino torinese, Fassino, “ Il Nord Ovest va pensato come una grande macroarea metropolitana” e non solo per la questione delle aziende energetiche, ma anche, ad esempio, per gli aeroporti, per le altre infrastrutture di mobilità.

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