Iseo, all’Arsenale l’esposizione “Béance. Materia e immagine del desiderio”

La mostra presenta le opere di quattro artisti italiani contemporanei: Alberto Gianfreda, Valentina Palazzari, Francesca Pasquali e Laura Renna, la cui ricerca è accomunata dal frequente riutilizzo di materiali industriali, tessili e ceramici in un’ottica di recupero e trasformazione della loro storia e della cultura che custodiscono.

Iseo. Dal 22 ottobre 2022 all’8 gennaio 2023, l’Arsenale di Iseo (Brescia) ospita la mostra “Béance. Materia e immagine del desiderio”.
L’esposizione, curata da Ilaria Bignotti e Camilla Remondina, col patrocinio del Comune d’Iseo, presenta le opere di quattro artisti italiani contemporanei: Alberto Gianfreda (Desio, 1981), Valentina Palazzari (Terni, 1975), Francesca Pasquali (Bologna, 1980) e Laura Renna (San Pietro Vernotico, 1971), la cui ricerca è accomunata dal frequente riutilizzo di materiali industriali, tessili e ceramici in un’ottica di recupero e trasformazione della loro storia e della cultura che custodiscono.

«Non si tratta di una mostra terapeutica – affermano le curatrici – ma di un percorso affascinante ed emozionante nel segreto dei propri desideri, attraverso la visione di installazioni e opere cariche di potenzialità materica e iconica. Una mostra che consegna, a maggior ragione oggi, la speranza di ritrovare un momento di pacificazione e di ricongiungimento con il proprio vissuto, con il proprio bisogno di amare ed essere riconosciuti».
Nei loro lavori i quattro autori utilizzano frammenti di vasi provenienti da diverse aree geografiche, oggetti d’uso quotidiano quali ragnatori e setole industriali di Pvc, filati intrecciati o utilizzati come sudari.

In particolare, Alberto Gianfreda impiega frammenti ceramici di contenitori e oggetti destinati ad altro uso, per realizzare arazzi materici di spiccata intensità e crea sculture formate da vasi spezzati e poi riassemblati su maglie metalliche.
Valentina Palazzari utilizza cavi elettrici industriali di grandi dimensioni e affida a tessuti resistenti il compito di tener traccia del mutamento scaturito dall’alchimia dell’acqua e del ferro. Le sue opere diventano così contenitori di una memoria manuale che si collega ai gesti quotidiani e al contempo trova in essi una potenzialità plasmatrice della memoria, il valore immateriale della storia dei popoli e delle loro culture.
Francesca Pasquali accoglie i visitatori all’ingresso dell’Arsenale con una installazione dai toni vivaci, formata da una miriade di ragnatori, le spazzole togli ragnatele, che diventano varco e accesso alla mostra e, metaforicamente, a quel patrimonio di ricordi che l’opera d’arte attiva nel visitatore. All’interno dello spazio, invece, creazioni formate da lunghe setole in Pvc evocano i filamenti della storia e invitano, ancora, a una visione empirica e tattile.
Laura Renna lavora con i materiali tessili a comporre grandi arazzi che riempiono gli spazi dell’Arsenale con forme evocative che rimandano a una sapienza manuale antica.

Il titolo della mostra, Béance, richiama il tentativo del filosofo francese Jacques Lacan (Parigi 1901-1981) di interpretare e mettere a fuoco la dialettica del desiderio, ovvero la modalità con la quale ogni essere umano cerca, nell’età adulta, di reintegrare l’unità perduta con la madre, conseguente alla fuoriuscita dal corpo materno, colmando il “vuoto” (béance) che ne è scaturito attraverso l’individuazione di oggetti del desiderio che lo riconducono a quell’origine affettiva.
Allo stesso modo, le opere dei quattro artisti agiscono sullo spettatore come stimolo per un processo cognitivo profondo, risvegliando nel loro inconscio immagini e parole, forme e possibili metafore di un’unità perduta.
La mostra viene inaugurata sabato 22 ottobre alle 11.30 ed è visitabile giovedì e venerdì, dalle 15 alle 18 e sabato e domenica, con i seguenti orari: 10.30-12.30 e 15- 18. L’ingresso è gratuito.

Per informazioni: segreteria.arsenaleiseo@gmail.com; www.fondazionearsenale.it

 

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