Brescia, in metro 350mila “portoghesi”

Secondo le rilevazioni di Metro Brescia, il dato sarebbe «fisiologico, attorno al 7%».Per contrastare il fenomeno collocati "occhi elettronici" nelle 17 stazioni.

(red.) Sono stati 350mila euro gli utenti che, dal 2 marzo scorso (data di inaugurazione della metropolitana leggera di Brescia) al 31 agosto hanno viaggiato senza ticket sui convogli del metrò.
Questa la stima che Metro Brescia ha rilevato sulla base di alcuni calcoli statistici effettuati nel suddetto lasso di tempo. Questo perché, lo ricordiamo, il metrobus bresciano non prevede tornelli per l’ingresso sui treni, “assenza” che facilita i cosiddetti “portoghesi”.
Secondo il presidente di Metro Brescia, si tratta di un dato «fisiologico, attorno al 7%», ma, in sostanza, il comportamento dei viaggiatori bresciani sarebbe virtuoso.
In ogni caso, per stroncare il fenomeno, entro la fine dell’anno, saranno installati nelle 17 stazioni metrobus i tornelli elettronici virtuali.
Si tratta di un dispositivo “a occhi elettronici” studiato dalla facoltà di Ingegneria Informatica dell’Università di Brescia, in collaborazione con Tattile srl, che verranno collocati, in via sperimentale, all’interno della stazione metro Fs. Le telecamere “conteggeranno”  il numero di passaggi confrontandolo con le “vidimature” dei biglietti, con un margine di errore attorno all’1%.
Provvedimenti anti-scrocco anche sull’autobus, ma questa volta grazie all’incremento del numero dei controllori passeranno da 12 a 24.

 

 

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