Si parte a gennaio, “e ne sarete fieri”

La linea della metropolitana operativa nel tempo previsto. Qualche mese in più per alcune opere complementari. Giri promozionali gratuiti a inizio servizio?

(p.f.) Seconda prova pubblica del metrobus di Brescia. E’ durata poco più di 40 minuti la visita dimostrativa aperta a giunta, commissione speciale metrobus di Palazzo Loggia, consiglieri e stampa, dalla stazione di Sant’Eufemia al Villaggio Prealpino e ritorno. Restano confermati, da parte di Ati, i tempi previsti per l’entrata in esercizio. “Al primo ottobre inizierà la marcia bianca”, ha assicurato l’ingegner Andrea Cozzani, in rappresentanza dell’associazione temporanea d’impresa, “il 31 dicembre previsto il completamento. Sarà una meraviglia, sono onorato di aver partecipato a questo progetto, Brescia avrà una metro all’altezza di quelle di altre città europee. Sarete fieri di avere una metropolitana driveless”.
Toni accesi, invece, nella Commissione Metrobus che ha preceduto il tour, in cui si è discusso del cronoprogramma, della scelta delle ditte appaltatrici, delle opere complementari e dei ribassi applicati. L’assessore ai lavori pubblici Mario Labolani ha subito lasciato il tavolo dei commissari, infastidito dalle rimostranze di Federico Manzoni, consigliere Pd, che aveva chiesto la convocazione della commissione. “Mi trovo a disagio”, ha spiegato Manzoni, “nel prendere la parola oggi in questo contesto. La sede ipotizzata per un approfondimento serio non doveva essere il deposito di Sant’Eufemia. I numerosi tecnici di Ati presenti non c’entrano nulla con le opere complementari. Inoltre, avevamo chiesto di fare una commissione congiunta con quella dei lavori pubblici e questa non è avvenuto. I tempi, i luoghi e le modalità sono inidonei a fare una commissione sui temi previsti”.
Dopo il dibattito sul metodo (“a me interessa il risultato finale, preferisco toccare con mano se i lavoro stanno procedendo o no”, ha risposto il presidente della commissione speciale Nicola Gallizioli, “e il metodo migliore è stato provare il metrobus per tutta la lunghezza. Non abbiamo fatto una commissione congiunta per risparmiare sui gettoni di presenza”), quello sul merito, ovvero sui tempi di realizzazione delle opere complementari delle 18 stazioni. “Sono stati appaltati 15 cantieri”, ha spiegato il presidente di Brescia Infrastrutture Andrea Triboldi, “su 18. Il totale dell’importo di base d’asta era di 15 milioni di euro. Con uno sconto medio del 24,05%, l’importo dei lavori affidati a 18 diverse ditte appaltatrici è stato di 12 milioni 75mila e 696 euro”.
Ma se la data di messa in esercizio del metrobus resta il 31 dicembre 2012, per la conclusione delle opere complementari si sforerà il 2013.  Chiuderanno a gennaio 2013 i cantiere delle stazioni Marconi e Prealpino, aprile 2013 quello di Ospedale, fermata e strada Poliambulanza, dicembre 2013 Sant’Eufemia. In ritardo anche San Faustino e piazza Vittoria, non ancora appaltati. “Scopriamo man mano che andiamo avanti”, ha spiegato l’assessore Labolani, “che ci sono state cessioni di aree dove c’erano vincoli monumentali, e lì dobbiamo chiedere i permessi, che portano via molto tempo. Per la stazione di Ospedale, ci sono i ritardi di A2A che sta spostando i sottoservizi. Anche per San Faustino e Vittoria, ci saranno ritardi per lo spostamento dei servizi di fognature. Giovedì 12 luglio convocheremo comunque una riunione, per chiedere alle ditte appaltatrici il massimo impegno nei lavori anche nei periodi estivi”.
“La preoccupazione”, ha aggiunto Claudio Bragaglio (Pd), “è che i ritardi e il mantenimento dei cantieri aperti per le opere complementari abbiano una ricaduta negativa sull’attivazione del metrobus”. Perplessità a cui ha risposto Triboldi: “Abbiamo la ragionevole sicurezza che in termini di fruibilità le stazioni saranno completate entro il 31 dicembre di quest’anno, nel senso di poter accedere, in sicurezza, ai treni”. Entro i termini previsti, dunque, saranno conclusi ovunque i lavori essenziali per avviare, in tutta sicurezza, la metropolitana. “Non sarei il solito pessimista”, ha spiegato Gallizioli, “che va a vedere solo quello che non funziona. La maggior parte delle stazioni saranno ultimate al 100% nei tempi previsti”.
Dal consigliere Andrea Bonetti (Udc), la proposta di dare una forma di risarcimento agli utenti per gli eventuali disagi. “I disagi saranno contenuti. Bisogna però abituare i cittadini ad una forma diversa di mobilità. Nelle poche settimane di ritardo, si potrebbe a titolo promozionale offrire il servizio gratuitamente”.  Un’idea che non dispiace al sindaco Adriano Paroli, finanze permettendo. “Ci sono dei risparmi”, ha ricordato Triboldi, “ma c’è anche la possibilità di andare incontro a maggiori oneri. Le prescrizioni sulla valorizzazione delle mura venete a San Faustino costeranno qualche centinaia di migliaia di euro, non preventivate”.

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