Metrò, opere complementari appaltate

I lavori per 13 stazioni (su 17) affidate ad altrettante imprese (12 bresciane, una di Verbania), con un rispramio medio del 23%. Ad aprile il via ai cantieri.

(red.) Assegnati i lavori per le opere complementari del metrobus. Venerdì, nella sede di Brescia Mobilità, si sono chiuse le gare di appalto, assegnate a 12 imprese bresciane e ad una di Verbania.
Tredici interventi (Ospedale; Strada Bs centro Poliambulanza; Prealpino; S. Eufemia; Lamarmora; Stazione; Casazza; S. Polo Cimabue; Volta; Sanpolino; S. Polo Parco; Mompiano ed Europa) per un valore complessivo di 13 milioni di euro. All’appello mancano ancora quattro stazioni, ma la Loggia ha garantito che verranno fissati tempi strettissimi per la copertura degli interventi.
Soddisfazione è stata espressa dall’assessore ai Lavori Pubblici Mario Labolani che ha sottolineato la regolarità del corno programma che prevedeva l’assegnazione degli appalti a marzo e l’inizio dei lavori nel mese successivo. Sulla stessa linea d’onda anche Valerio Prignachi, presidente di Brescia Mobilità che ha annunciato, per le  prossime settimane, l’attribuzione dei lotti mancanti così da portare a termine i lavori entro l’anno in corso. Lo sconto medio ottenuto con le gare è stato del 23%, e sono stati quindi “risparmiati” circa 3 milioni di euro, denaro che verrà utilizzato, è stato spiegato, per ulteriori opere di qualificazione.
Dopo qualche incertezza sulla progressione dei lavori per la metropolitana leggera qualcosa sembra essersi mosso: nei giorni scorsi la notizia dello sblocco del finanziamento da 71,6 milioni di euro (su 80 attesi) da parte del Cipe, ora l’assegnazione degli appalti per le opere complementari e l’annuncio che la metropolitana sarà un servizio integrato con al mobilità sostenibile, grazie alla possibilità di viaggiare con bici a seguito.
Resta da vedere se verrà rispettata la tabella di marcia che prevede l’inaugurazione dell’infrastruttura per il 1° gennaio 2013. A dare problemi, e non di poco conto, infatti, è ancora il sistema elettronico del metrò che, come emerso nei giorni scorsi, avrebbe manifestato criticità nel cuore del sistema di automazione integrale driverless Atc (Automatic train control), ovvero nel collegamento tra i treni e l’Atc non funziona, ovvero lo “scambio di informazioni” tra i convogli e il cervellone installato nel Deposito di Buffalora non avviene come dovrebbe.

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