Metrobus, tagli alle opere complementari

Drastica dieta dimagrante imposta alle strutture di contorno della metropolitana leggera. La spesa complessiva è passata da 85 a 19 milioni di euro.

(red.) Se la coperta è troppo corta, di solito, o si rimane con le spalle scoperte o con i piedi fuori. E bisogna fare una scelta.
Quella che anche l’amministrazione comunale di Brescia è stata costretta ad assumere per le opere complementari al metrobus, per le quali mancano all’appello 60 milioni di euro.
Gli 85 inizialmente previsti si sono infatti ridotti a 25, e quindi ancora contratti a 19, come ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Mario Labolani durate la seduta della apposita commissione in Loggia presieduta da Nicola Gallizioli.
Per limare le spese innanzitutto l’addio ai parcheggi interrati in via Triumplina, dove i posteggi saranno invece solo a raso, mentre, sempre in questo snodo, il ponte pedonale sulla arteria è stato rimandato a data da definirsi.
Restano invece le aree di sosta per le bici e postazioni di Bicimia, i passaggi pedonali e ciclopedonali di accesso.
Anche al Prealpino il parcheggio inizialmente previsto da mille posti ed interrato diventa della metà circa (445 posti) e anch’esso a raso, mentre verrà ceduta a privati l’area degli edifici commerciali.
A Casazza non ci sono grossi stravolgimenti nel progetto originario: il comune ha già acquisito una porzione del parcheggio in struttura del Complesso Futura (168 posti) e predisposto l’apertura di un tunnel nell’area dell’ex conceria Colombo.
Anche Mompiano subisce gli effetti della drastica “cura dimagrante” sulle opere complementari alla metropolitana e qui si farà ricorso al verde come elemento di abbellimento e di contorno.
All’ospedale Civile, all’ingresso principale, è prevista la realizzazione di un vasto piazzale e di una rotatoria. A S. Faustino verrà ripristinata la ampia rotatoria su piazzale Battisti (a cui si aggiungerà un percorso pedonale verso Fossa Bagni, sospeso su pseudo-lucernari). Alla stazione ferroviaria resta invece sospeso l’intervento per la creazione del sottopasso di connessione con la stazione ferroviaria dell’Alta velocità.
A Lamarmora saranno predisposte due scale d’accesso, alla Poliambulanza, oltre ad un nuovo grande parcheggio, anche un attraversamento pedonale e una rotatoria per accedere sia al metrobus che alle aree di sosta.
Il ritardo più consistente nel progetto sulle opere complementari è quello registrato invece a piazza Vittoria, nel cuore della città, dove la difficoltà è legata alle richieste, a comune e a Brescia Mobilità, della Soprintendenza dei Beni architettonici e paesaggistici con cui l’amministrazione ha aperto un confronto.
Allo studio l’accesso alla piazza, che potrebbe essere con imbocco e uscita su via IV Novembre o anche ripristinando l’accesso storico verso via Dante.
In discussione anche la ricollocazione della statua del “Bigio” in piazza Vittoria e della fontana esagonale, opere di Arturo Dazzi, conservate nei magazzini della Loggia. Il comune, per bocca dell’assessore Labolani ha confermato la volontà di riposizionare il monumento, assecondando dunque le richieste della Soprintendenza su un ripristino globale dell’assetto della piazza stessa.
Il termine per la conclusione dei lavori per il metrobus è fissata, lo ricordiamo, alla fine del 2012.

 

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