Maltempo, mappa dei disagi ancora presenti

Valcamonica la più arrabbiata per essere stata lasciata sola, mentre altre case vengono evacuate per frane minacciose. Restano chiuse la ex 42 e ferrovia.

(red.) L’emergenza per il forte maltempo che ha colpito soprattutto lunedì 29 ottobre l’intera provincia di Brescia non è ancora rientrata per alcuni territori. E a subire i maggiori danni restano l’alta Valcamonica e la Valsabbia, con sporadiche situazioni anche tra Bassa e Valtrompia. Partendo dalla Valcamonica, oggi, venerdì 2 novembre, salirà l’assessore lombardo Fabio Rolfi per un sopralluogo e capire come il Pirellone possa intervenire. In effetti una parte della valle si dice arrabbiata per essere stata costretta a muoversi in solitaria tra Protezione civile, vigili del fuoco e volontari con cui fronteggiare le varie situazioni di frane, alberi caduti e boschi spazzati via. E in vista di nuove previste piogge tra oggi, venerdì e domani, sabato, da Berzo Demo si dicono pronti a chiudere la statale 42 in caso di bisogno. E sarebbe un forte disagio visto che è l’unica via di accesso per raggiungere l’alta valle. E si chiede anche una programmazione degli interventi per mettere in sicurezza l’area.

Sul fronte dell’emergenza, si segnalano danni tra Aprica e Corteno Golgi per una frana che ha indotto a evacuare alcune abitazioni. Problemi anche a San Pietro per pietre e alberi che hanno ostruito tombotti e canali. E sulla zona tra Aprica e Corteno sono state tre le famiglie evacuate, insieme ad altre che in modo volontario hanno deciso di abbandonare le proprie abitazioni. E ora l’attenzione sarà per lunedì 5 novembre quando inizieranno i lavori sul torrente colpito e in vista di muoversi anche sulla frana. A San Pietro si parla anche di garage e cantine rimaste allagate. Sempre in Valcamonica, ma sul lato del Sebino, si registrano disagi a Fraine di Pisogne per una frana a Longhe verso la Val Palot. Nel frattempo è stato effettuato un sopralluogo, ma per la pulizia ci vorrà tempo. Da segnalare anche centinaia di abeti rossi spazzati via. Problemi simili anche a Marone mentre, tornando in Valcamonica, i Comuni colpiti sono pronti a chiedere lo stato di calamità naturale. Resta chiusa la vecchia statale 42 a Nadro di Ceto verso Ono San Pietro così come la ferrovia, visto che Trenord mette ancora a disposizione degli autobus sostitutivi tra Breno e Edolo.

Disagi anche alla provinciale 345 chiusa a Degna fino in Bazena per una frana che la minaccia e mentre si contano 500 ettari di bosco distrutti. Altri problemi si segnalano nella Bassa bresciana dove il Consorzio di bonifica del fiume Chiese ha disposto i lavori lungo le sponde del Gambara e crollate anche a causa della presenza di nutrie. In Valsabbia, invece, restano ancora al buio diverse case di Bagolino così come a Bione, mentre è bloccata la strada che porta al Riccomassimo verso il Trentino e in questi casi serviranno giorni di lavoro per ripristinare la situazione. Infine, in Valtrompia 200 metri quadrati di struttura si sono staccati dal tetto della palestra di Nave accanto alla scuola elementare rendendo l’edificio inagibile per le società sportive e gli studenti. Sarà piazzata una copertura provvisoria in attesa di un progetto definitivo, ma ci vorrà tempo.

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