Bomba d’acqua su Limone, fango e detriti

(red.) Squadre di volontari e proprietari degli hotel e delle strutture ricettive di Limone del Garda, al confine tra il bresciano e il trentino, hanno trascorso un giorno di lavoro con pale e ruspe dopo il temporale che si è abbattuto martedì sera 5 luglio. In circa venti minuti, intorno alle 22, una “bomba d’acqua” ha fatto tracimare i torrenti minori riversando migliaia di metri cubi di ghiaia, detriti e sabbia sulla strada a valle e allagando alcuni alberghi, cantine e giardini privati. Una situazione che ha portato anche a uno smottamento lungo la Gardesana tra alcune pietre e altro materiale finito sulla sede stradale.
Per fortuna la rete paramassi ha retto il colpo, mentre i tecnici dell’Anas con i vigili del fuoco hanno impiegato poco tempo per risolvere la situazione. Il lavoro si è poi concentrato in paese, dove alcune parti di asfalto si sono sollevate a causa della potenza dell’acqua dopo che alcuni tombini non hanno retto. Così il palazzetto dello sport è stato allagato e una colata di fango e detriti è arrivata fino all’ingresso del palazzo dei congressi e di varie strutture ricettive. Polizia stradale, alpini, vigili del fuoco e le imprese edili hanno passato l’intera giornata di mercoledì a ripristinare la normalità. Anche se i danni per diversi hotel risultano ingenti. Ma se il temporale fosse durato di più, gli esercenti sarebbero finiti in ginocchio.