I consigli dell’Asl per battere la calura

Negli ultimi giorni si sono raggiunti picchi allarmanti per anziani, bambini e cardiopatici. L'ente ha diffuso un vademecum e attivato servizi d'emergenza.

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(red.) Il caldo è arrivato. Torrido, ma grazie al cielo non afoso. Almeno per ora. Ma il picco di temperature abbondantemente sopra i 30 gradi è già di per sé è pericoloso per i soggetti più deboli: anziani, bambini e cardiopatici.
Così, con l’innalzamento delle temperature, l’Asl di Brescia ha predisposto anche quest’anno le misure del «Piano Caldo», pensato proprio per far fronte a periodi di emergenza climatica, concretizzato grazie alla collaborazione con Amministrazioni comunali, associazioni di volontariato, enti erogatori socio sanitari del territorio, medici di Medicinagenerale e pediatri di famiglie. per i soggetti più a rischio l’Asl ha messo a disposizione il numero verde 800.995988 per orientare i cittadini verso i servizi più adeguati per fronteggiare al meglio l’emergenza.
Dieci, secondo l’Asl, le avvertenze di base per non soffrire. Evitare di uscire all’aria aperta nelle ore più calde (11-18); segnalare al medico eventuali malesseri, in caso di terapia, consultare il medico per aggiustamenti della stessa, attenzione alla temperatura dell’abitacolo dell’auto Conservare correttamente i farmaci Mangiare cibi leggeri, bere almeno 2 litri d’acqua al giorno, ridurre il livello di attività fisica all’aperto nelle ore calde, ridurre la temperatura corporea con bagni e docce; rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro,  indossare un abbigliamento consono e leggero. Un vademecum semplice ma da rispettare se si vuole uscire indenne dal periodo di caldo. Suggerimenti inutili per chi invece ha intenzione di fare le valige e migrare per qualche giorno verso località più fresche o invece sfruttare il bel tempo per spiaggiarsi al mare.
Ma una consolazione è in vista anche per chi non si muoverà dalla città: la canicola sta per finire. Da sabato sono previsti nuovi rovesci e la temperatura dovrebbe tornare sotto la media stagionale, spazzando via l’anticiclone algerino che ci sta facendo boccheggiare.

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