Ondate di calore, a Brescia è “allerta 2”

Il "colosso dei deserti", anche definito "Lucifero", nel week end porterà la colonnina di mercurio fino ai 40°C. Fino a giovedì prossimo attese temperature bollenti.

(red.) ‘Caligola’ non e’ ancora terminato che già all’orizzonte si intravede un’altra settimana di caldo record, non solo in Italia. Previsto per domenica prossima l’arrivo della settima ondata di calore dell’estate 2012 che, a sentire gli esperti, sarà l’ultima ma anche la peggiore di tutte. Temperature roventi determinate dall’anticiclone subsahariano dalle quali scaturirà una situazione eccezionale non tanto per intensità, quanto per estensione e durata.
Il ”colosso dei deserti” è un anticiclone che ha origine dall’entroterra marocchino nel deserto del Sahara e che provocherà una settimana di temperature elevate in un’area di oltre tre milioni di chilometri quadrati: in Italia ma anche in Spagna, Francia, Germania, Paesi Bassi, con aria calda che arriverà fin su in Lapponia.
Giornate ‘bollenti’ quelle tra il 18 e il 21 agosto, soprattutto nel Centro Nord della penisola. ”Le regioni più colpite Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Emilia, Toscana, Lazio e Sardegna con massime fino a 37-38 gradi, ma localmente prossime ai 40 gradi.
A Milano previsti 38 gradi, così come a Bologna, Ferrara, Firenze, Perugia e Roma. Il grande caldo si farà sentire anche in montagna con punte di 30-32 gradi a mille metri sulle Alpi.
A Brescia il bollettino riportato dall’Asl sulle ondate di calore segnala “bollino arancione” ovvero “allerta 2”.
L’anticiclone avrà le sembianze di ”Lucifero”, questo il nomignolo assegnato alla nuova ondata di caldo, e dovrebbe durare almeno fino a giovedì prossimo. Caldo e siccità, secondo gli esperti meteo, continueranno ad oltranza fino al 26-27 agosto al Centro Sud, mentre al Nord, dopo qualche temporale atteso già per il 23, tra la sera di venerdì 24 e domenica 26 agosto giungerà una perturbazione che porterà pioggia e nubifragi.
L’arrivo dell’anticiclone ‘colosso dei deserti’, sottolinea Coldiretti, ”rischia di amplificare un’anomalia climatica che è solo leggermente meno evidente se si considera la media combinata delle temperature della terraferma con quella degli oceani sull’intero globo”. Quest’ultima si è classificata al quarto posto tra le più  alte di sempre sia a giugno che a luglio di quest’anno. I dati a cui si riferisce Coldiretti sono quelli dell’ultimo bollettino della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), secondo il quale luglio 2012 ha registrato tra l’altro il record assoluto di riscaldamento climatico per le terre dell’emisfero nord del pianeta, dal 1880.

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