Gioco d’azzardo, puntate per 14 miliardi in Lombardia

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    (red.) Quello lombardo? Un popolo di giocatori. E’ quanto emerge dal “Libro Blu 2017”. La pubblicazione presentata lo scorso dicembre dall’ADM, acronimo che sta per Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, riassume per cifre l’attività svolta ogni anno dall’ente istituito nel 1999.
    Una trentina le pagine che hanno per oggetto il comparto del gamblig. Termine quest’ultimo che gli anglosassoni utilizzano per indicare il gioco d’azzardo.
    Così scopriamo che a livello nazionale la raccolta, vale a dire l’ammontare complessivo delle puntate effettuate dagli utenti, è cresciuta costantemente nell’ultimo quadriennio d’analisi. Nel 2014 il suo valore ammontava a 84,3 miliardi di euro, nel 2017 era pari a 101,8 miliardi di euro. Nel mezzo, come in una sorta di arrampicata in montagna, le tappe a quota 88,2 (anno 2015) e 96,1 (anno 2016) miliardi di euro.
    Ma a colpire la nostra attenzione è soprattutto la tabella con i dati suddivisi per regione.

    La Lombardia si piazza, difatti, al di sopra di tutti gli altri territori per volume di raccolta con 14,412 miliardi di euro registrati nel 2017. Dobbiamo però fare due precisazioni: la cifra menzionata non tiene conto del gioco a distanza, l’online per intenderci; inoltre, raggruppa in un unico valore il giro d’affari di tutti i punti che formano la rete fisica regionale. In altre parole non possiamo escludere che il dato comprenda anche le giocate di utenti residenti al di fuori della Lombardia. Pensiamo soltanto a tutti quei viaggiatori che quotidianamente passano per le sue stazioni ferroviarie oppure i suoi aeroporti. Proseguendo la lettura della graduatoria scopriamo che sul secondo gradino del podio, ma staccatissimo, si piazza il Lazio con 7,891 miliardi di euro raccolti. Mentre in terza posizione ecco la Campania con 7,538 miliardi di euro.

    E per il futuro cosa dobbiamo aspettarci? Prima di tutto occorre restare in attesa dei dati relativi all’appena concluso 2018. Stando a un lancio d’inizio anno dell’Agimeg, l’Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco, nel periodo gennaio-novembre le entrate nelle casse dello Stato mostrerebbero un segno più se confrontate con quelle dell’analogo intervallo 2017. Una crescita quantificata in 4,5 punti percentuale e che, tradotta in soldoni, equivarrebbe a poco più di mezzo miliardo di euro.

    Non solo. Secondo alcuni studi il 2019 potrebbe rivelarsi come l’anno del gambling in Rete. Sempre dal “Libro Blu 2017” scopriamo che la tendenza positiva per quanto riguarda la raccolta nazionale è da attribuire, almeno fra il 2016 e il 2017, agli operatori a distanza, come online casino NetBet. La rete fisica ha avuto, infatti, una leggera contrazione: da 74,766 a 74,745 miliardi di euro. Mentre nello stesso tempo il balzo in avanti del gioco online è stato impressionante: da 21,331 a 26,932 miliardi di euro. Tutto ciò in attesa di comprendere meglio le ricadute che avranno le nuove norme introdotte con la conversione in legge del cosiddetto decreto dignità.

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