‘Sicuro, verde e sociale’, 252 milioni per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica

(red.) Fino al 2 dicembre è possibile aderire al bando ‘Sicuro, verde e sociale’ previsto dal Pnrr (il Piano nazionale di ripresa e resilienza) per la riqualificazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
“Un’opportunità particolarmente importante – sottolinea il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – che mette a disposizione delle Aler e dei Comuni risorse davvero ingenti per migliorare le condizioni abitative di moltissime famiglie lombarde. Saremo registi attenti di un’opportunità eccezionale”.

 

La cifra disponibile per il territorio della Lombardia, finanziata con il Pnrr, è infatti di oltre 252 milioni di euro e potrà essere utilizzata per interventi sugli edifici residenziali pubblici come previsto dalla delibera approvata nei giorni scorsi dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Casa e Housing sociale, Alessandro Mattinzoli.

 

“Il nostro provvedimento – spiega Mattinzoli – mette a disposizione risorse per Aler (circa 150 milioni di euro) e Comuni (circa 100 milioni di euro). Il fine è quello di riqualificare il patrimonio immobiliare pubblico attraverso bandi. Bandi focalizzati soprattutto su tre temi: interventi nei centri a elevato rischio sismico, efficientamento energetico e lavori di riqualificazione edilizia”.

 

Le adesioni potranno essere presentate fino al 2 dicembre, solo sulla piattaforma della Regione Lombardia https://www.bandi.regione.lombardia.it.

Entro il 31 dicembre saranno poi individuate le proposte di intervento che saranno approvate dal Ministero delle Infrastrutture.

 

Le risorse finanziarie di 252.937.245 euro sono di derivazione statale e saranno suddivise in sei tranche, dal 2021 al 2026. Nello specifico: 25.293.724 euro per il 2021; 50.587.449,06 euro per il 2022; 44.264.017 euro per ogni anno dal 2023 al 2026.

 

Una quota di questi finanziamenti sarà riservata ai Comuni sotto i 30.000 abitanti in modo che le grandi città non esauriscano tutti i fondi disponibili. Il Programma prevede tempi di attuazione molto stringenti. Entro marzo 2026, dovranno, essere ultimati tutti i lavori. Il cronoprogramma è, infatti, stato stabilito dal Governo italiano in sede europea per il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

 

“Tutti noi sappiamo – osserva l’assessore Mattinzoli – quanto siano fondamentali le risorse del Pnrr per il rilancio socio-economico della nostra regione. È importante indirizzare questi contributi verso progetti che producano benefici concreti sull’intera comunità. Nemmeno un euro andrà perduto. Qualora infatti uno dei due soggetti destinatari non avesse progetti sufficienti per coprire la propria dotazione economica, le rimanenze andrebbero sull’altro Ente a finanziare lo scorrimento della graduatoria”.

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