Imprese artigiane, boccata d’ossigeno da 6mln di euro

Il contributo regionale riguarda la concessione di un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili.

(red.) La giunta regionale, su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi, ha deciso di stanziare oltre 6 milioni di euro per le imprese artigiane lombarde.

L’investimento regionale intende sostenere lo sviluppo e il rilancio delle imprese artigiane nell’ambito di interventi orientati a queste finalità: transizione digitale, transizione green, sicurezza sul lavoro anche in ambito Covid-19 relativamente a interventi di ammodernamento e/o interventi ordinari o straordinari finalizzati al mantenimento in efficienza degli impianti e macchinari già di proprietà.

“E’ un supporto a una categoria fondamentale del tessuto economico lombardo. I dati economici dimostrano che la locomotiva economica del Paese è ripartita e questo ci convince a proseguire sulla strada intrapresa”, ha detto l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi.

L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, che dovranno almeno essere pari a 15.000 euro con un contributo massimo pari a 40.000 euro.

Sono ammissibili le spese sostenute dalla data di approvazione della delibera che istituisce la misura.

Nel dettaglio sono ammesse: acquisto di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, arredi nuovi di fabbrica necessari per il conseguimento delle finalità produttive; autoveicoli nuovi di fabbrica per il trasporto merci di categoria N1 elettrici, ibridi, GPL e metano mono e bifuel, benzina EURO 6D-TEMP e D-FINAL, diesel EURO 6D-TEMP e D-FINAL; costi per interventi ordinari e straordinari finalizzati al mantenimento in efficienza di impianti e macchinari già di proprietà; costi relativi ad interventi di revamping di impianti e macchinari di proprietà finalizzati al miglioramento delle performance produttive e/o di sicurezza; acquisto di software, licenze d’uso; costi per servizi software di tipo cloud e Software as a service (SaaS) e simili per un periodo non superiore a 12 mesi di servizio; acquisto di licenze per l’uso di marchi e brevetti; costi per opere murarie, impiantistica e costi assimilati; costi per attività comunicazione e marketing; altri costi indiretti (spese generali), riconosciuti in misura forfettaria.

 

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