Girelli (Pd) su campagna vaccinale: anziani e scuola, rimediare subito agli errori

(red.) Gianni Girelli, consigliere regionale del Pd e presidente della commissione d’inchiesta regionale sul Covid 19, è intervenuto sulla campagna vaccinale di Regione Lombardia: “Con la situazione epidemiologica in peggioramento per le prossime settimane e il probabile inasprimento delle misure di contenimento sul territorio regionale, sarebbe davvero opportuno che Regione Lombardia presentasse un piano concreto e realizzabile, con luoghi e tempi certi per la somministrazione dei vaccini antiCovid. E che correggesse molte delle approssimazioni che hanno caratterizzato la fase di avvio della campagna vaccinale.

 

Innanzitutto occorre risolvere le criticità, anche logistiche, riscontate dagli ultraottantenni a ricevere le dosi. Spesso infatti tempi e modi preventivati non sono conciliabili con le fragilità e le disponibilità di movimento delle persone anziane. A questi problemi si sono aggiunti poi gli errori nell’individuazione delle cateteri prioritarie da vaccinare, come il personale scolastico. Se infatti si ritiene che i lavoratori della scuola siano una categoria da tutelare prima possibile, non si capisce come sia stato possibile pensare di escludere dal novero delle somministrazioni gli insegnanti dei nidi e degli asili, frequentati da bambini che per età non si possono proteggere con i dispositivi medici. Mentre discriminatoria è stata la non inclusione delle paritarie, realtà molto radicate e molto frequentate in tutte le province della Lombardia. Ultimo, ma non meno importante, è bene chiarire che ad oggi prenotare un appuntamento non significa ottenere una data per il vaccino. Mentre noi abbiamo bisogno di rapidità di esecuzione nelle somministrazioni, non di portali che funzionano. Su tutti questi punti ci aspettiamo che l’impegno dell’assessora Moratti si trasformi in atti tangibili.

 

Preme infine sottolineare che per intensificare le vaccinazioni serve una gestione ben organizzata. Certamente i lombardi non hanno bisogno di annunci o false promesse, come già avvenuto nel bresciano. Qui infatti, a dispetto delle comunicazioni di alcuni esponenti del centrodestra, i comuni che riceveranno in anticipo una dose massiccia di dosi rimangono gli 8 individuati nei giorni scorsi. Un numero ben distante dai 103 promessi”.

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