Vaccino anti-covid, Girelli e Zanardi: “Chiediamo ad Ats Brescia dettagli”

(red.) I consiglieri regionali del Pd, Gianni Girelli e Michele Zanardi, sono tornati sulla questione dei vaccini anti-covid, chiedendo ad Ats Brescia dettagli su luoghi e numeri.
“Mentre si attendono di conoscere nel dettaglio le modalità della fase 2 di vaccinazione di massa, rimangono ancora senza risposta tante domande circa la profilassi per la popolazione over 80 che dovrebbe partire a giorni. Per questo motivo chiediamo che Ats Brescia, vista la complessità delle operazioni e l’eterogeneità del territorio bresciano, chiarisca le circostanze del piano vaccinale messo a punto con l’assessorato al welfare di Regione Lombardia.
La provincia di Brescia, infatti, vive di una coesistenza tra grandi e medie aree urbane e montagna. E tra valli e pianura le distanze non sono sempre agevoli o facilmente percorribili dalle persone anziane. Per questo crediamo sia necessario e opportuno, per la riuscita della campagna, sviluppare il più possibile una rete capillare di punti di somministrazione. In particolare occorre individuare spazi di prossimità per facilitare i cittadini meno autosufficienti.

 

Per la buona riuscita dello sforzo dei prossimi mesi diventa cruciale che Regione Lombardia coinvolga gli enti locali, una partecipazione che fino ad ora è rimasta spesso solo virtuale. Ricordiamo che i nostri sindaci, dalle grandi città ai piccoli centri, sono in prima linea da ormai un anno. A parte qualche tavolo con la Regione e molti annunci, ad oggi non sono ancora una controparte direttamente coinvolta. Eppure sono le persone che meglio conoscono territorio, cittadini e situazioni. La collaborazione istituzionale in una fase così vitale è fondamentale. Anche perché gli amministratori sono quelli che spesso trovano soluzioni efficaci al di fuori dei tecnicismi.

Naturalmente per le vaccinazioni così strutturate sappiamo che si deve poter contare su numeri importanti di personale. Consapevoli del fatto che le forze messe in campo potrebbero non essere sufficienti, chiediamo dunque quali e quante potrebbero essere le risorse alternative, come i dipendenti delle farmacie e i medici di medicina generale.

La vaccinazione Anticovid è l’unica speranza che abbiamo di rimetterci al più presto in moto economicamente e l’unica solida possibilità di salvare i tanti anziani chiusi in casa da troppi mesi”.

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