Expo 2015, Maroni incontra Cantone

Il governatore lombardo faccia faccia con il presidente del'Autorità anticorruzione, incaricato di vigilare sugli appalti dell'Esposizione di Milano.

(red.) «Ogni volta che sollecito il Governo, qualcosa succede». Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, in ocacsione del convegno ‘Expo, un’opportunità per uno Smart sport olimpico’, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull’incontro con il presidente Anac  (Autorità anticorruzione) Raffaele Cantone.
«Ho sollecitato la pubblicazione del decreto su Expo con i nuovi poteri assegnati al dottor Cantone – ha detto – e questo è stato fatto. Immagino discuteremo di questo. Sarà un incontro utile».
Cantone, mercoledì 25 giugno, ha avuto un colloquio con il sindaco di Milano, GIuliano Pisapia, a Palazzo Marino, sede del comune. Il magistrato è stato incaricato dal premier Matteo Renzi di supervisionare da un punto di vista legale tutti gli appalti di Expo.
Durante il faccia a faccia, durato circa un’ora, i due hanno affrontato alcuni temi legati all’esposizione universale. Confrontandosi anche sul decreto che conferisce i poteri al presidente dell’Anac, su cui il sindaco si è espresso favorevolmente, sottolineando poi la necessità di coniugare legalità e tempi rapidi per arrivare preparati all’inaugurazione dell’evento del 2015. Cantone – che ha lasciato la sede del Comune da una uscita secondaria, questo giovedì, alle 9,30 ha incontrato anche il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni e annunciato una conferenza stampa in Prefettura di Milano alle 11,30
«E’ stato un incontro di cortesia, nel corso del quale abbiamo parlato delle iniziative che la Regione sta prendendo su Expo, a partire da quella sulla stazione unica appaltante per rendere più efficiente il sistema dei controlli» ha detto Roberto Maroni dopo il colloquio avuto giovedì mattina a Milano con il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone.D urante l’incontro sono state anche «messe a punto alcune modalità di collaborazione fra la Regione e la sua Autorità con i nuovi poteri avuti in base al decreto del Governo finalmente pubblicato in Gazzetta ufficiale».
Se i nuovi poteri ottenuti dal Governo siano sufficienti o meno, come hanno chiesto i giornalisti, Maroni ha risposto «che sarà Cantone a giudicare. Io – ha aggiunto – come è noto avrei preferito che avesse poteri più ficcanti, ma così ha deciso il Governo e vedremo. Da parte mia gli ho garantito la massima e più leale collaborazione, perchè le istituzioni devono collaborare per metterlo in grado di svolgere il suo compito, ossia vigilare su tutti gli appalti».

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