Stamina, “Regione Lombardia non c’entra”

Lo ha detto Walter Bergamini, dg dell'assessorato lombardo alla Sanità, nell'audizione di mercoledì 18 giugno.

(red.) Nessuna autorizzazione della Regione Lombardia è stata ”chiesta, ottenuta o stimolata” per i trattamenti con metodo Stamina: lo ha sostenuto il direttore generale dell’assessorato alla Salute della Regione Lombardia, Walter Bergamaschi, ascoltato per l’indagine conoscitiva sul caso Stamina dalla commissione Sanità del Consiglio regionale lombardo.
”Ogni anno – ha detto Bergamaschi – sono condotte da aziende ospedaliere e da istituti di ricovero e cura a carattere scientifico in Lombardia circa 400 sperimentazioni cliniche, cioè il 55% del totale in Italia” e sono erogate ”cure compassionevoli per circa 300 pazienti e in nessun caso viene chiesta, ottenuta o stimolata un’autorizzazione della Regione Lombardia: così è stato anche per Stamina”.
Il dg della Sanità durante l’audizione ha detto anche che Luca Merlino, direttore vicario dell’assessorato Salute in Regione all’epoca dell’inizio della collaborazione tra Spedali Civili di Brescia e fondazione Stamina, ha ritenuto di far sapere che ”in nessun modo la sua azione è stata volta a sollecitare, favorire, dare indicazioni all’azienda ospedaliera di Brescia di alcunché” riguardo la collaborazione con la fondazione Stamina.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.