“Siamo tranquilli su Infrastrutture Lombarde”

Il presidente lombardo Roberto Maroni ha chiarito che i cantieri di Expo 2015 non sono a rischio. Lunedì il nuovo direttore dei cantieri.

(red.) “Sulla vicenda ‘Infrastrutture Lombarde’ basterebbe che i giornali scrivessero le cose come stanno. Io sono assolutamente tranquillo per più motivi. Innanzitutto perchè l’inchiesta riguarda vicende del passato, non di quest’anno e neanche dell’anno scorso, del passato. Oggi ho sentito in un tg dire che ‘i vertici della Regione sapevano’, senza dire che erano i vertici della Regione di 7 o 8 anni fa”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, a margine del Forum di Confcommercio in corso a Cernobbio (Como), a proposito dell’inchiesta su ‘Infrastrutture Lombarde’.

CONTESTATE SOLO CONSULENZE. “Inoltre – ha proseguito Maroni – l’indagine non riguarda appalti e meno che meno l’Expo. La Procura fa infatti riferimento a irregolarità nelle consulenze. Infrastrutture Lombarde, società costituita nel 2004, ha gestito, in dieci anni, appalti per 11 miliardi di euro. Ebbene, non c’è un euro di questi soldi che i magistrati dicono sono finiti nelle tasche sbagliate”.  “Non c’è uno solo di questi appalti, meno che meno quelli su Expo – ha ribadito il presidente – che la Procura dice siano stati fatti male”.
NESSUNA CENSURA SU NESSUN APPALTO. “I magistrati – ha spiegato Maroni – contestano l’affidamento fatto dalla società ad alcuni studi legali per attivit? di consulenza: nessuna censura su nessun appalto men che meno per Expo. Censurano per l’affidamento, perchè, dicono, essendo la società pubblica, pur essendo una spa, si deve fare la gara. Le gare sono state fatte. E la Procura scrive: sono state fatte, ma era un malizioso espediente per continuare come prima seppure sotto il velo di ‘accorgimenti formali apparentemente ineccepibili’. ‘Accorgimenti formali apparentemente ineccepibili'”. “Vorrei che fosse ben chiaro quello che c’è scritto – ha insistito il presidente -. Cioè: io rispetto la legge, faccio la gara, faccio l’avviso pubblico, si presentano questi avvocati e poi, liberamente, perchè la legge me lo consente, scelgo Tizio, Caio invece che Sempronio. Tutto formalmente ineccepibile, dice la Procura, però è un malizioso espediente. Che difesa c’è? Non basta neanche applicare al legge io dico? Non basta applicare la legge dice la Procura. Dopodichè io non so che cosa fare francamente. Più che controllare, cosa che la Regione ha fatto, che la legge fosse applicata e lo è stata, io non so francamente cosa fare”.
“SONO RATTRISTATO”. “Sono rattristato per la persona di Antonio Rognoni, che ho conosciuto in questo anno, non lo conoscevo prima. A me non interessa l’appartenenza politica o di clan. L’ho scelto, ho ritenuto che fosse la persona giusta per rimanere l?, se ho sbagliato, mi assumo la responsabilit? politica. Non sono di quelli che scaricano coloro che sono in difficolt?, per? dico: se la contestazione ? ‘? tutto a posto formalmente, per? tu lo sei a met?’, io non so come ci si possa difendere da queste cose”.
NESSUN PROBLEMA PER EXPO. “Detto questo – ha proseguito il presidente – voglio rassicurare circa il fatto che, non essendoci di mezzo gli appalti, men che meno quelli di Expo, il problema di Expo non si pone, se non per il fatto che il direttore dei lavori indicato da Infrastrutture Lombarde è stato interdetto nell’ambito dell’inchiesta. La conseguenza è che lunedì ci sarà un nuovo direttore del cantiere, indicato dalla Regione attraverso Infrastrutture Lombarde, per cui i lavori non solo non dovranno riprendere, ma non si interrompono proprio”.
INADEMPIENZE DEL GOVERNO. “Siamo stretti con i tempi, le criticità sono altre, non sono queste per Expo. E in particolare, colgo l’occasione della presenza del ministro Padoan, per dire anche a lui ciò che ho detto al ministro Lupi e al presidente Renzi l’altro giorno: ci sono delle inadempienze da parte del Governo su Expo e sulle infrastrutture e riguardano i soldi che il Governo si era impegnato a dare e che finora non sono arrivati”.
“SONO OTTIMISTA”. “Io sono ottimista. Si è parlato di dissidi tra me, Pisapia e Sala: tutte balle. Nulla è vero, stiamo lavorando. Poi abbiamo opinioni diverse su alcune cose, ma c’è sintonia. Il confronto è stato sulle Vie d’acqua. Expo si fa se il Governo mantiene gli impegni presi  e non ho dubbi che lo farà. Per cui sono assolutamente ottimista. Questa è una brutta vicenda, che mi rattrista, ripeto, ma che riguarda il passato e non riguarda nè Expo nè tantomeno il futuro di Expo”.

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